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Disinfetta con Sapienza: una cultura dell’igiene che parte dall’Università

Venerdì 6 giugno, l’Aula Celli del Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive ha ospitato il convegno “Disinfetta con Sapienza”, un’iniziativa promossa dalla Sapienza Università di Roma in collaborazione con il Ministero della Salute. Un evento che ha messo al centro un tema tanto quotidiano quanto sottovalutato: l’uso corretto dei disinfettanti e la loro funzione essenziale nel controllo delle infezioni.

Il convegno si inserisce all’interno di una più ampia campagna di sensibilizzazione che mira a coinvolgere non solo il personale sanitario, ma anche studenti, docenti e cittadini.

L’obiettivo? Diffondere una cultura condivisa dell’igiene, basata su consapevolezza, responsabilità e conoscenza scientifica.

A introdurre la giornata, le professoresse Catia Longhi, Lucia Nencioni e Michaela Liuccio, che hanno sottolineato l’importanza di riportare l’attenzione sull’igiene non come gesto emergenziale, ma come pratica costante e informata. Il progetto si pone infatti come ponte tra sapere accademico e realtà quotidiana, offrendo strumenti utili anche al di fuori dell’ambito sanitario.

Interessanti sono stati i primi risultati di un questionario rivolto agli studenti universitari per indagare conoscenze, abitudini e comportamenti in merito all’uso dei disinfettanti. È emerso che, sebbene l’uso di quest’ultimi sia ormai un gesto quotidiano per molti, spesso manca una reale conoscenza dei prodotti che utilizziamo. Sappiamo davvero cosa c’è dentro quei flaconi che spruzziamo ovunque?

Necessaria poi una riflessione sul ruolo dei media nel diffondere (o distorcere) le informazioni sull’igiene. Un’analisi rivelatasi preziosa, soprattutto in un’epoca in cui basta un post virale per cambiare le abitudini di milioni di persone e grazie alla quale si è potuto comprendere come spesso si agisca per automatismi, senza conoscere davvero ciò che si utilizza.

Non sono mancati approfondimenti su aspetti normativi e tecnico-scientifici: dalla classificazione dei disinfettanti alle regole per l’etichettatura, fino al problema dei prodotti “borderline”.

 Più che un semplice convegno scientifico, Disinfetta con Sapienza si è rivelato un vero e proprio momento di educazione civica collettiva.

L’università, in questo contesto, si è confermata luogo vivo di incontro tra conoscenza, responsabilità sociale e azione concreta. In un mondo post-pandemico dove l’igiene è diventata gesto quotidiano ma spesso inconsapevole, iniziative come questa aiutano a restituire senso e profondità a pratiche che diamo per scontate.

In un’epoca in cui la disinformazione è a portata di click, promuovere una cultura dell’igiene significa anche educare al pensiero critico. Perché disinfettare, oggi, non significa solo proteggersi, ma anche prendersi cura della comunità in cui viviamo.

Federica Giulia Paratore 

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