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Greice – Tra povertà, sofferenza e la voglia di riscattarsi

L’Associazione Caritas Children Onlus nasce ufficialmente nel 2004, ma l’inizio del sostegno a distanza e delle attività di supporto alle popolazione in difficoltà è riconducibile già agli anni 80’. In quegli anni, infatti, un gruppo di medici e infermieri dell’Ospedale di Parma, insieme a Don Arnaldo Baga, sacerdote della Diocesi Parmense, partirono per l’Etiopia per aiutare la popolazione affetta da una grave carestia. Al loro rientro, volendo continuare a dare il loro contributo, avviarono un progetto di sostegno a distanza.

Un’azione solidale che continua incessantemente tuttora, ma con un contributo ancora maggiore. Infatti, dato lo sviluppo dell’iniziativa la Diocesi Parmense decide di fondare un’Associazione Onlus. Una volta assunta la gestione da parte di Caritas Children Onlus il campo di azione si estende a ben 63 progetti distribuiti in 18 paesi del Sud del Mondo: Etiopia, Brasile, Bangladesh, Madagascar, Thailandia, Eritrea, Togo, Libano e Senegal, India, Sri Lanka, Colombia, Congo (RDC), Perù, Palestina, Georgia, Mozambico e Benin. Attualmente il sostegno dell’Associazione si focalizza principalmente su tre pilastri fondamentali come l’alimentazione, istruzione e salute.

La storia raccontata in questo podcast vuole essere una testimonianza non solo di vita, ma anche del grande contributo che il sostegno a distanza, affiancato da azioni sul territorio, può dare alle persone che si trovano in situazione di difficoltà.

La protagonista è Greice, originaria del Brasile, che fin da adolescente è stata travolta da sofferenze e ha vissuto in un grande stato di povertà. Grazie al sostegno a distanza e al supporto costante dei volontari Greice durante la sua crescita è riuscita a superare anche momenti molto difficili, ricevendo un adeguato supporto psicologico e medico. Infatti, a solo l’età di quattordici anni è stata vittima di una violenza sessuale, dalla quale rimase incinta. Sia questa gravidanza che la successiva le hanno causato una serie di problemi gravi di salute, tanto da ritenere necessaria una parziale amputazione delle dita dei piedi. Senza il sostegno molte delle medicine e i numerosi controlli medici di cui ha avuto bisogno nell’arco della sua vita sarebbero stati per lei economicamente insostenibili.

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