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Carta, cultura e sogni: Andrea Scarpa incontra i futuri giornalisti della Gen Z

Andrea Scarpa e il professore Marco Lombardi al Coris

Oggi, 25 febbraio 2025, al dipartimento CORIS di via Salaria, si è tenuto l’incontro, organizzato dal professore Marco Lombardi, docente di Cultural e Lifestyle Journalism. L’evento ha visto la partecipazione del giornalista Andrea Scarpa, caporedattore Cultura e Spettacoli del Messaggero, con gli studenti del corso, per riflettere sul futuro del giornalismo e della carta stampata.

Come ci si informa, oggi, nell’era digitale?

Questa, la domanda, con cui è iniziata la lezione-evento. Il mondo dell’informazione sta attraversando un periodo di cambiamento, ma anche di piccole crisi, soprattutto con l’avvento del digitale. Sempre meno lettori scelgono di abbonarsi a un quotidiano cartaceo, soprattutto tra i giovani, per i quali l’utilizzo e l’accesso al web è immediato.

A questo punto, verrebbe spontaneo chiedersi qual è il valore della carta stampata oggi, soprattutto, perché investire in essa?

Andrea Scarpa ha portato alla luce delle riflessioni che hanno scatenato un dibattito interattivo e stimolante, accompagnato delle domande incalzanti del professore Lombardi. È emerso che l’informazione digitale ha portato all’indebolimento dell’informazione e del rapporto con l’interlocutore. Il lettore digitale appare insoddisfatto, come hanno dichiarato alcuni studenti in aula. Se da un lato il web permette l’accesso ad una quantità infinita di informazioni, dall’altro lato, le fake news, clickbait e manipolazione dei dati sono fenomeni all’ordine del giorno. Ad oggi, la carta ha ancora il 70% delle quote sul mercato: «come il Titanic si continua ad andare avanti in qualche modo, tuttavia, tra 4/5 anni potrebbe arrivare l’anno zero, in cui le vecchie generazioni non ci saranno più», ha dichiarato Scarpa.

Dibattito in aula tra Andrea Scarpa, Marco Lombardi e gli studenti

Tuttavia, non bisogna perdere del tutto le speranze in un recupero e nella riscoperta del cartaceo. Tra gli studenti presenti in aula, molti vogliono intraprendere la strada del giornalismo, e il consiglio di Andrea Scarpa per loro è chiaro: «sognate in grande!». Con questa “incitazione” ad effetto, esattamente come nel film con Robin Williams “L’attimo fuggente” (Dead Poets Society), invita le nuove generazioni a cercare di trovare la propria strada, fatta di scelte e rinunce: «i giornali servono a dare voce e valore a quello che fai».

È necessario determinare la propria identità di giornalista, che ha il compito non solo di comunicare, ma anche di informare. Bisogna dare valore a se stessi e alle cose che si leggono, perché queste definiscono la nostra identità e, perché no, accogliere anche il nuovo: l’intelligenza artificiale. Quest’ultima sta facendo discutere molto attualmente, può portare con sé delle novità e prospettive di cambiamento, e per queste ragioni «non bisogna essere rigidi nei confronti delle novità, tuttavia, bisogna saperle gestire».

Nel panorama attuale, in cui tutto sembra destinato alla digitalizzazione, la carta stampata ha ancora un valore. Seguendo le prospettive date da Andrea Scarpa agli studenti, potrebbe ancora rappresentare in futuro un baluardo di autenticità, cultura e libertà tramite l’intervento e la consapevolezza dei giornalisti di oggi e del futuro, il cui obiettivo è: informare, raccontare e, per l’appunto, “sognare in grande”.

Alla fine della lezione, Andrea Scarpa ci ha dedicato qualche minuto per rispondere alle nostre domande, dandoci l’opportunità di discutere e approfondire ulteriori tematiche.Andrea Scarpa insieme allo Staff di RadioSapienza Intervista a cura di Alessandra Marino

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