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Addio a Papa Francesco: il Pontefice del popolo ci lascia ad 88 anni

La mattinata di Pasquetta è stata segnata da una notizia che mai avremmo voluto leggere: Papa Francesco è morto. Tutta Italia dà il triste annuncio della scomparsa di un Pontefice che, per molti anni, è stato capace di toccare il cuore e l’anima di milioni di fedeli in tutto il mondo.

A darne il triste annuncio è il cardinale Kevin Farrell che nelle prime ore del mattino, ha pronunciato il seguente discorso: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 07.35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale”.

Le sue origini

Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio) nasce il 17 dicembre del 1936 nel quartiere Flores di Buenos Aires da una famiglia di origine piemontese. Da ragazzo studia chimica presso una scuola tecnica argentina ottenendo il diploma di tecnico chimico. A 17 anni, poi, la svolta decisiva della sua vita, quella che lo ha portato ad essere il “Pontefice del Popolo”. Decide, infatti, di intraprendere la vocazione sacerdotale e, a 22 anni, entra nel seminario diocesano di Villa Devoto, un barrio di Buenos Aires, iniziando un percorso che lo porterà al conseguimento della laurea in in Filosofia nel 1963. Il 13 dicembre 1969 viene poi nominato sacerdote dall’arcivescovo di Cordoba monsignor Castellano. Ma la sua devozione ed impegno nei confronti di Dio e della Chiesa lo accompagneranno per tutta la vita. Nel 2001, infatti, viene nominato cardinale da Papa Giovanni Paolo II e dal 2005 al 2011 ricopre la carica di presidente della Conferenza Episcopale Argentina.

Il Pontificato

La sera del 13 marzo 2013 Jorge Mario Bergoglio viene eletto ufficialmente Papa e decide di assumere il nome di Francesco, in onore di San Francesco D’Assisi. Un nome che incarna perfettamente lo spirito e l’animo buono che lo hanno sempre contraddistinto. Un nome che conferma, ancora una volta, il percorso che ha scelto di intraprendere nella sua vita. Bergoglio, infatti, già in passato aveva ribadito: “La mia gente è povera ed io sono uno di loro”. E questa sua volontà di essere al fianco dei più deboli lo hanno reso riconoscibile nel mondo.”Fratelli e sorelle, buonasera. Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo”. Queste le prime parole pronunciate dal Papa al momento della proclamazione di fronte ad una folla di fedeli pronti ad acclamarlo e accoglierlo.Con il suo pontificato ha saputo intraprendere un’importante e storica svolta nella Chiesa cattolica portando in alto valori come la semplicità, la vicinanza ai poveri e il dialogo interreligioso. Lui che, fin da subito, aveva scelto di vivere in modo sobrio, rinunciando all’appartamento papale per rimanere a Santa Marta. Ma non solo. Aveva anche deciso di indossare una croce di ferro al posto della consueta d’oro.

Papa Francesco e il suo pontificato rimarranno impressi nella vita di milioni di persone che hanno accolto e messo in pratica il suo messaggio. Un messaggio rivoluzionario e riformista fatto di gesti concreti. Come quando si era recato a Lampedusa, nel 2013, per denunciare l’indifferenza che si stava manifestando nei confronti dei migranti o il suo impegno, nel corso di questi anni, per portare la pace in scenari di odio e sofferenza estremi, come quelli della guerra. I suoi sforzi, si sono soffermati a lungo anche su tematiche di giustizia sociale e ambientale. Nel 2015, infatti, nell’enciclica “Laudato si” ha prestato particolare attenzione allo sfruttamento del pianeta invitando tutti ad una “conversione ecologica” globale. Pochi anni dopo, nel 2020, ha ribadito la bellezza e la forza della solidarietà e del sostegno fraterno, firmando, con l’imam Ahmad al-Tayyeb il “Documento sulla fratellanza umana”. Papa Francesco, però, ci ha regalato anche molti momenti toccanti e profondi durante il suo pontificato come la sua preghiera in solitaria durante la pandemia di Covid-19 in una San Pietro vuota, silenziosa, accompagnata dal solo rumore della pioggia. Un momento che ha segnato l’umanità e che ha ricordato, tramite anche le sue parole, il valore della vita.

L’ultima apparizione

Nell’ultimo periodo Papa Francesco ha attraversato diverse e travagliate sfide di salute. Con la sua grande forza e determinazione, però, è sempre riuscito a lottare, malgrado le difficoltà. Dopo ben 38 giorni di ricovero presso il Policlino Gemelli, aveva finalmente lasciato l’ospedale e, seppur in parte, aveva ripreso i suoi impegni di Pontefice. Proprio ieri, infatti, Papa Francesco era apparso, in quella che nessuno avrebbe immaginato come l’ultima volta, per pronunciare il tradizionale messaggio pasquale e impartire la benedizione “Urbi et Orbi”. Poi, il saluto commosso ai suoi amati fedeli: “Cari fratelli e sorelle, Buona Pasqua”.
Questa l’ultima benedizione di Francesco e di un Papa la cui voce e il cui amore resteranno sempre fra noi.

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