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“Racconti migranti. Voci di donne dal Mediterraneo”: storie al femminile

Le storie personali riscrivono le mappe geografiche della sociopolitica odierna ed è così che l’attraversamento dei luoghi acquisisce un genere, abbandonando la neutralità dei confini: il Mediterraneo, negli ultimi anni, ha cullato le speranze e i timori di anime in viaggio, ponendo interrogativi ed evidenze su cui l’intera opinione pubblica ha il diritto e il dovere di interrogarsi.
Nasce così, nel 2010, l’Osservatorio GEMMA – GENDER AND MEDIA MATTERS: a farne da idea generatrice, la consapevolezza che le questioni attinenti al nesso “genere-media” assumano, oggi, una rilevanza e complessità crescente non solo a causa della proliferante espansione del sistema mediale, ma anche della messa in questione, sul piano teorico e dell’esperienza vissuta, della concezione tradizionalmente dualistica delle identità di sesso/genere.

 


Con l’intento di ri-focalizzare l’attenzione sul tema, l’Osservatorio custodisce l’ambizione di analizzare le ‘politiche di rappresentazione’ delle identità di genere nel composito ambiente mediale contemporaneo, smontandone concezioni cristallizzate e stereotipate.
In particolare, nella giornata del 15 maggio alle ore 16.00, presso l’Aula Oriana del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza, si ragionerà sul binomio donne/migranti, confrontandosi sulla rappresentazione dell’esperienza di migrazione vissuta da un’ottica al femminile. Come suggerisce il titolo del convegno, “Racconti migranti. Dialoghi a partire dal cortometraggio Racconti migranti. Voci di donne dal Mediterraneo”, la discussione partirà dalla proiezione del cortometraggio “Racconti migranti”: 27 minuti che ben
condensano ore di registrazioni, ricerche e testimonianze che hanno abbracciato il Mediterraneo. Mazara del Vallo, Marsala, Custonaci, Paceco e Trapani i luoghi eletti per incontrare “testimoni privilegiate”: donne che, pur non dando per scontato l’esito del loro viaggio, hanno attivamente realizzato esperienze significative nella Sicilia occidentale, trasformandola in un laboratorio culturale in continua trasformazione.

A dimostarlo, la lectio magistralis di Carmelina Chiara Canta, Direttora del Laboratorio sul “Pluralismo culturale” dell’Università di Roma Tre, a cui si accorderanno le riflessioni degli altri discussant: Milly Buonanno, co-responsabile scientifico dell’Unità di Ricerca GEMMA e Mihaela Gavrila, docente di Teoria e Tecniche della Televisione.
Le caratteristiche dei flussi migratori, indagate nella prospettiva dell’inclusione, saranno inoltre approfondite dal contributo critico di Roberto Natale, giornalista Rai e coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico “Articolo 21” e di Giovanna Gianturco, responsabile scientifico dell’unità di ricerca Archivio immigrazione/Comunicare le differenze del CoRiS: il fine è quello di illustrare una prospettiva alternativa che sia in grado di evidenziare la definizione dell’identità delle donne migranti e la costituzione di ‘reti’ realizzate su basi di parentela, amicizia o mutuo aiuto, al fine di favorirsi reciprocamente in relazione ai problemi lavorativi e sociali. Da sfondo, l’area del Mediterraneo: luogo d’eccellenza per comprendere le peculiarità e i cambiamenti dei flussi migratori femminili, ricostituiti nell’incontro e nel confronto tra culture diverse.
Nella continua comunicazione tra il sé e l’altro da sé si definisce la nuova identità delle donne migranti: l’appuntamento con le loro voci è indispensabile per imparare ad ascoltarle.

 

Al seguente link, tutte le indicazioni: http://www.coris.uniroma1.it/archivionotizie/racconti-migranti

Nicoletta Labarile

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