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Pour un oui ou pour un non

Pour un oui ou pour un non, è una commedia teatrale, scritta dall’autrice francese Nathalie Sarraute, una delle autrici più amate del Novecento, che mette al centro della scena la forza delle parole, e la loro diversità di interpretazione, lo spettacolo, infatti, gioca sull’ambiguità delle parole, sia dette che non scambiate tra i protagonisti della prosa due vecchi amici, che si ritrovano dopo un non motivato distacco, sfidandosi a punta di fioretto, il loro incontro li porterà ad interrogarsi sulle ragioni della loro separazione.

Nel corso del racconto, scopriranno che sono stati i silenzi tra le parole dette, ma soprattutto le ambiguità delle “intonazioni”, a creare un distacco tra i due, questo perché ogni accento può essere variamente interpretato, in base alla disposizione d’animo di chi l’ascolta. L’ambiguità e le molteplici interpretazioni, dunque, sono il fulcro di quest’opera dal titolo anch’esso ambiguo, che in italiano potremmo tradurre con “Per un si o per un no”, ovvero quel nulla che può cambiare tutto, quel non detto che può determinare una frattura all’interno di un rapporto, come nel caso dei protagonisti della storia.

Ma questa non è l’unica storia complessa, che esce fuori dalla penna della Sarraute, lei infatti, è autrice di romanzi, pièce teatrali e saggi sulla scrittura e sul Nouveau Roman, o “anti-romanzo”, che hanno occupato un posto nodale nell’alchimia tra teatro dell’assurdo e teatro del quotidiano, l’ambiguità dunque è il pane quotidiano della francese.
La prosa in questione mette al centro la parola e le sue particolari applicazioni, chi dunque meglio di Franco Branciaroli e Umberto Orsini, manipolatori della parola, potevano rappresentare i protagonisti di questa commedia. Ed infatti, saranno proprio loro sotto la guida in regia di Pier Luigi Pizzi, una delle personalità indiscusse dello spettacolo, a mettere in scena lo spettacolo “Pour un oui ou pour un non” in scena dal 21 febbraio al 5 marzo sul palco del Teatro Argentina.

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