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Il convegno di Rome Technopole per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico

Roma Tecnopole

Il 18 marzo, si è tenuto nell’aula magna del rettorato dell’Università la Sapienza un convegno dedicato alla Fondazione Rome Technopole. La fondazione, nata a giugno 2022 per rappresentare l’ecosistema dell’Innovazione del Lazio, da due anni ormai aggrega più realtà a servizio della ricerca, tra cui le istituzioni universitarie. Durante il congresso sono stati presentati dei progetti di ricerca innovativi e all’avanguardia, opera di molti ricercatori dell’Università la Sapienza. 

I SALUTI ISTITUZIONALI 

L’evento ha avuto inizio con le parole della magnifica rettrice Antonella Polimeni, che ha sottolineato l’importanza del progetto Rome Technopole per la ricerca industriale e lo sviluppo tecnologico. In particolare, perché coinvolgendo più di 180 ricercatori, si tratta di un progetto che promuovo le eccellenze nel campo della ricerca, con la missione di incentivare lo sviluppo sostenibile. 

APERTURA CONVEGNO 

A seguire ha preso parola l’ingegnere Francolini, vicepresidente di Unindustria, evidenziando quanto la collaborazione diretta tra imprese e istituzioni universitarie sia una grande opportunità di sviluppo per la regione Lazio e per l’Italia. Il progetto, fortemente legato al Piano di ripresa e resilienza, ha tra i suoi obiettivi quelli di incentivare i giovani talenti. “Rome Technopole risolve il paradosso per cui per le imprese hanno difficoltà nel trovare neolaureati da assumere, mettendo questi attori in contatto”. L’ingegnere Franco Fossati, direttore scientifico della fondazione, fa notare come il progetto contribuisce inoltre ad avere studenti preparati alle richieste dell’industria: “Bisogna adeguarsi al nuovo che avanza, e l’istruzione di conseguenza, perchè tutto cambia continuamente”. 

Fabrizio Cobis, direttore dell’Ufficio II del Ministero dell’Università e della Ricerca, e Luciano Galatini, coordinatore dello spoke 6, hanno parlato di come il progetto, mettendo in connessione più realtà, permetta una migliore gestione dei fondi e delle risorse, e ottimizzi i tempi di ricerca per il conseguimento degli obiettivi. È anche a questi obiettivi raggiunti che è dedicato il congresso, sottolinea Sabrina Saccomandi, direttrice di Rome Technopole. 

TRANSIZIONE ENERGETICA, TECNOLOGIE GREEN E RICICLO SCARTI 

Sono stati infatti presentati numerosi progetti volti al raggiungimento di una transizione energetica green, con una produzione così efficiente da sfruttare anche gli scarti. Domenico Borello, ricercatore di Sapienza, ha presentato un progetto in collaborazione con Eni, della collega Juan Andres Buonadonna, che consiste nel realizzare un ecosistema integrato in cui più attori ricercano uno sviluppo tecnologico sostenibile. Il progetto a cui si è dedicato il dr. Borello riguarda invece la produzione di idrogeno: la sua generazione, il suo trasporto, fino al suo smaltimento. L’ingegnere si è concentrato particolarmente sulla produzione di idrogeno da fonti rinnovabili, l’impiego sui clienti finali e il suo stoccaggio, e la produzione di combustibili e-fuels. 

Il progetto di Marco Fortunato (ricercatore di Sapienza), riguarda la conversione di energia meccanica in elettrica per alimentare impianti biomedicali. Ciò tramite nano generatori flessibili. 

Il docente Vincenzo Lionetti ha invece presentato un progetto dedicato ai phytotovaccini e fertilizzanti agricoli. Collaborando con un frantoio è stato possibile produrre biogas dalla pasta di oliva.  

La prima sessione di presentazione delle ricerche si è conclusa con la ricerca di Giorgio Miliardi sullo smaltimento del plasmix, la “parte non riciclabile” della plastica, e con la ricerca di Eleonora Coppa sull’utilizzo dell’acqua di mare nelle coltivazioni. 

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