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Zachary Lesser alla Sapienza per un corso sulla relazione Uomo-Macchina

Before the First Folio: “Shakespeare, Authorship, and Technology (Old and New)”, sarà questo il titolo che introdurrà il tema centrale con cui, giovedì 4 aprile nell’Aula Magna Regina Elena della Sapienza, il docente di letteratura e lingua inglese dell’Università della Pennsylvania Zachary Lesser aprirà la lezione inerente il corso sulla delicata transizione dal titolo: “Dalla mano dell’uomo all’automatismo delle macchine”.

L’iniziativa del corso interdisciplinare partito nel 2018/2019 si articolerà in seminari di 16 lezioni, argomenterà la relazione uomo-macchina per poi concludersi il 9 maggio; ciascuna lezione si concentrerà quindi sull’importante fenomeno dell’impatto sociale che la scesa in campo dell’automazione ha avuto nella nostra vita. “Uomo artefice”, che tradotto in latino è proprio il termine introduttivo “Homo Faber” , ovvero l’uomo come creatura razionale che utilizzando il proprio intelletto fabbrica strumenti per adeguare e trasformare la realtà secondo le sue esigenze.

Al centro della presentazione del corso saranno anche il cambiamento della trasmissione di conoscenza nelle varie fasi fino ad oggi e la sottile linea di confine tra mente, percezione e realtà fisica; ma il principale punto che verrà affrontato riguarderà il modo in cui l’influenza sullo stato occupazionale subirà un’imponente trasformazione.

Il Mc Kinsey Global Insitute nel 2017, nell’affrontare l’argomento della previsione del calo occupazionale, sottolineava come d’altro canto questa questione non va vista in senso catastrofico, poiché non sarà mai messa in dubbio l’indispensabilità dell’essere umano che guiderà le macchine adattandosi alla nuova era. L’approfondimento citato riprende anche un aforisma di Albert Einstein: “Le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi, ma mai nessuna di esse potrà porne uno”, tante saranno le braccia-lavoro che si vedranno sostituire da freddi robot, ma nessuno di questi ultimi potrà sostituire l’intelletto umano.

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