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What’s the Weather in Poland? Lo Spazio Cerere dedica due incontri alla giovane scena artistica polacca

L’Istituto Polacco di Roma e la Fondazione Pastificio Cerere presentano What’s the Weather in Poland? – due incontri, il 12 e il 16 giugno, dedicati alla giovane scena artistica contemporanea in Polonia.

Ideato da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Pastificio Cerere e da Ania Jagiello, responsabile del programma d’arte contemporanea dell’Istituto Polacco, il progetto intende captare le ricerche più recenti dell’arte polacca attraverso lo sguardo di quattro giovani curatori italiani: Simone Ciglia, Alessandra Troncone, Marco Trulli e Saverio Verini. Durante un viaggio studio in Polonia, i curatori hanno visitato le città di Bytom, Cracovia, Varsavia e Lodz e hanno avuto modo di entrare direttamente in contatto con la realtà artistica contemporanea del paese. Successivamente hanno scelto di approfondire la ricerca di quattro giovani artisti polacchi che sono i protagonisti dei talk presso la Fondazione Pastificio Cerere: Alicja Bielawska, Cezary Poniatowski, Dominik Ritszel e Jakub Woynarowski.

Alicja Bielawska (Varsavia, 1980) si è laureata in Storia dell’Arte presso l’Università di Varsavia (2005) e ha proseguito gli studi in Fine Arts alla Gerrit Rietveld Academie di Amsterdam (2009). Realizza disegni e sculture utilizzando materiali quali tessuti, metallo, legno e ceramica. I suoi lavori si concentrano sugli aspetti materiali della vita di ogni giorno e sulle relazioni tra oggetti, interni e memorie. L’artista traccia i confini tra arte e design e affronta temi legati alla relatività della percezione e del ricordare. Introduce inoltre nei suoi lavori elementi di coreografia e performance.

Cezary Poniatowski (Olsztyn, 1987) si è laureato in incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Varsavia. È noto soprattutto per i suoi acrilici su tela, caratterizzati da uno stile conciso ed essenziale, in cui i colori usati principalmente sono il nero, il bianco e tinte di grigio scolorite o sfumate. Le forme composte da macchie o linee di solito sono poco rappresentative, poco figurative, quando iniziano a stagliarsi in modo familiare, consapevolmente ammiccando allo spettatore. A volte si disperdono e sgomitano sulla tela, altre volte sono confinate all’interno di un semplice tratto. Assomigliano a chiazze casuali che appaiono sui muri o ai o graffiti naïve. Raramente, ci sono anche gruppi di parole ordinarie. Più spesso appaiono piccole bocche che sorridono con impertinenza. Ma è anche autore di delicati disegni. È attratto da vari tipi di materiali: lucidi, opachi, sbiaditi, nuovi, economici, vecchi, nobili, artificiali, imitazioni, tessuti. Utilizza oggetti ritrovati per costruire composizioni dalla forma e dal materiale unici.

Dominik Ritszel (Rybnik, 1988) si è laureato presso l’Accademia delle Belle Arti in Katowice. Attivo nell’ambito delle arti visive, incentra il suo lavoro su installazioni di film e video. Le sue opere sono state esposte nel 2016 durante l’International Video Art Festivals Les Rencontres Internationales (Gaîté Lyrique, Palais de Tokyo, Parigi), il Proyector, International Video Art Festival (Spagna, Italia, Portogallo) e FIPA (International Festival of Audiovisual Programmes in Barritz).

Jakub Woynarowski (Stalowa Wola,1982) si è laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Cracovia, dove insegna e conduce seminari sulle culture visive. È autore di romanzi grafici e di libri d’arte, tra cui Dead Season e Corpus Delicti. Studia come le diverse forme di narrazione visiva possano diventare strumenti di riflessione teorica ed è interessato a delineare una “archeologia dell’avanguardia”, individuando le somiglianze tra l’arte antica e quella moderna. Si occupa di temi legati al post-laicismo, al post-umanismo e alla critica istituzionale. Insieme a Aneta Rostkowska, ha sviluppato il concetto di “gonzo curating“, una pratica creativa che prevede un processo di appropriazione di oggetti per mezzo di una narrativa di semi-fiction costruita attorno a loro.

Lo Spazio Cerere era un ambiente di raccolta della farina all’interno di un antico pastificio. Oggi è un vivo esempio di archeologia industriale e grazie agli interventi di ristrutturazione si adatta a qualsiasi tipo di evento. La sala, pur mantenendo intatto il suo fascino originario, risponde perfettamente ad ogni esigenza e diventa il luogo ideale per convegni, mostre, feste private, cene di gala, esposizioni, eventi di moda e shooting fotografici. Il tutto nello scenario di uno dei quartieri più vivi della capitale in cui la tendenza e le nuove correnti vengono immediatamente captate e tradotte in realtà. Con questo progetto la Fondazione riconferma il suo ruolo di hub culturale, centro vitale di sperimentazione e formazione in cui si intersecano diverse discipline, uno spazio per la rigenerazione delle energie creative che operano e convivono nel territorio, con uno sguardo sempre attento alla scena artistica internazionale.

What’s the Weather in Poland? rientra nel programma di “Corso Polonia 2017”, Festival della Cultura Polacca a Roma, nell’ambito dell’Anno della Vistola. Durante i due appuntamenti del progetto, i talk saranno seguiti da un dj-set nel cortile interno del Pastificio Cerere. L’ingresso è libero.

Programma

12 giugno 2017

ore 18: talk
Artisti: Alicja Bielawska, Cezary Poniatowski
Curatori: Simone Ciglia, Alessandra Troncone
ore 20: dj-set
Dj-set: LUTTO LENTO

16 giugno 2017

ore 18: talk
Artisti: Dominik Ritszel, Jakub Woynarowski
Curatori: Marco Trulli, Saverio Verini
ore 20: dj-set
Dj-set: Raffica Soundsystem

Gallery

 

 

 

 

 

Ismaele Pugliese

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