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Visioni d’Oriente: 10 film orientali d’autore alla Sapienza

Martedì 5 giugno 2018, all’edificio Marco Polo della Sapienza (in via circonvallazione Tiburtina 4) nel Laboratorio 2, inizierà “Visioni d’Oriente”, un ciclo di dieci film orientali d’autore. I film saranno tutti proiettati in lingua originale e sottotitolati in italiano. Ogni martedì la rassegna avrà in programma due proiezioni, una alle 11.00 del mattino e una alle 14.00, fino alla giornata di chiusura di martedì 3 luglio. Le pellicole provengono da diverse aree geografiche geografiche dell’oriente, da Israele all’Iran, e saranno proiettate in lingua cinese, giapponese, coreana, araba, hindi e persiana.

Questo ciclo di film è organizzato in via sperimentale dall’Istituto Italiano di Studi Orientali (Iso) con il coordinamento di Marco Longhi e Alessio Di Rocco; le proiezioni saranno in digitale.

La prima giornata ha in programma la proiezione di “Memory of murder” di Bong-Jon hoo e “Il matrimonio di Tuya” di Wang Quan’an. Il primo è un thriller coreano del 2003, tratto dal romanzo “Come and See Me” di Kim Kwang-rim, e basato sulla storia vera del primo serial killer sudcoreano. Ha vinto diversi premi internazionali, tra cui Torino, Tokyo e San Sebastian. Il secondo è un film cinese del 2007, ambientato in Mongolia, che narra la storia di Tuya, bella e coraggiosa donna che deve occuparsi del marito invalido Betar. La pellicola ha vinto l’Orso d’oro al Festival di Berlino e il premio come miglior film al Chinese Film Media Awards.

Come racconta Marco Longhi, responsabile della videoteca, “Visioni d’Oriente” è la prima iniziativa di questo genere che il dipartimento organizza. Inoltre l’appuntamento fisso ogni martedì è stato più facile da ottenere grazie alla fine delle lezioni.

“La mia idea è che il cinema in lingua originale se ben utilizzato può diventare un supporto formidabile all’apprendimento di una lingua straniera. Quindi questo ciclo è un pò sperimentale, ma speriamo sia bene accolto dai ragazzi”, spiega Longhi. L’archivio ha a disposizione 1300 titoli che vengono prestati come i libri e il ciclo “Visioni d’Oriente” è nato da una sua idea e dalla sua passione per il cinema.

Continua Longhi: “I film della rassegna sono stati scelti per gruppi linguistici. Saranno proiettati due film in lingua araba, due in lingua cinese, due in  giapponese, due in coreano, un film in hindi ” Tra la terra e il cielo”, e uno in persiano ” Una separazione”.”  Volutamente quindi non sono stati scelti per genere o per tema, ma piuttosto per provare a dare una visione poliedrica, delle tante culture, e delle genti dell’universo orientale.

Programma:

5 giugno
ore 11.00 “Memory of Murder” di Bong Joon-ho Corea 2003
ore 14.00 “Il matrimonio di Tuya” di Wang Quan’an Cina 2007

12 giugno
ore 11.00 “Confessions” di Tetsuya Nakashima Giappone 2010
ore 14.00 “Tra la terra e il cielo” di Neeraj Ghaywan India 2015

19 giugno
ore 11.00 “The terror live” di Kim Byung-woo Corea 2013
ore 14.00 “Una separazione” di Asghar Farhadi Iran 2011

26 giugno
ore 11.00 “Il tocco del peccato” di Jia Zhang-Ke Cina 2013
ore 14.00 “La sposa bambina” di Khadija Al-Salami Yemen 2014

3 luglio
ore 11.00 “Departures” di Yojiro Takita Giappone 2008
ore 14.00 “Paradise now” di Hany Abu-Assad Palestina 2005

Tommaso Meo

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