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“Viaggiare sulle spalle dei giganti”: Maurizio Gianotti al Coris

Maurizio Gianotti, autore che ha attraversato la storia della televisione italiana, è stato invitato a tenere una conferenza presso la facoltà di Scienze della Comunicazione alla Sapienza per discutere del suo lavoro di scrittura e progettazione all’interno dello sconfinato mondo delle reti mainstream italiane.

L’incontro comincia con una presentazione per approfondire la sua carriera fino a questo momento. Infatti, Gianotti ha collaborato con Rai 1, Rai 2, Canale Cinque, Rai Storia, ma ha anche partecipato a progetti sperimentali come Laboratorio Rai, di cui è stato coordinatore, progetto di cui la stessa Sapienza è stata partner, scegliendo molti dei giovani partecipanti proprio all’interno di gruppi di studenti.

Oltre ad aver scritto per la televisione, ha scritto di televisione in alcune pubblicazioni, come Il Segno del Telecomando, con Biagio Proietti, dove viene approfondita la fiction italiana, ma non solo.

Da sempre l’interesse di Gianotti è stato quello di portare innovazione all’interno della televisione; ancora oggi la voglia di inserire novità, trend, nuovi media, all’interno dei programmi è essenziale. Il suo primo lavoro è stato un documentario nel 1983. Da quel momento ha vissuto tutti i cambiamenti tecnologici in campo televisivo, sempre più rapidi, passando dalla pellicola invertibile alle prime registrazioni elettroniche, fino ad arrivare al video.

Attualmente, sta lavorando con il programma Bella Ma’, scontro generazionale tra giovani e coloro che invece sono considerati boomer. Perché è così interessante? Perché riprende un programma del 1969, Speciale per Voi, di Renzo Arbore, anche lui visionario e rivoluzionario nei suoi lavori. Il programma era basato su una sfida tra giovani, molto agguerriti, e cantanti, i quali venivano in svariati modi messi alla prova dai ragazzi, reagendo non sempre bene alle provocazioni. Bella Ma’ è basato sugli stessi presupposti, per cui è stato essenziale riprendere delle idee provenienti dal passato, perché ancora attuali, rielaborano nell’ottica di un mondo differente, con una presenza sempre maggiore dei social media nella vita di tutti.

La conferenza non è però unilaterale, perché cominciano le domande dall’aula: gli studenti propongono le loro idee riguardanti la televisione attuale e l’elaborazione di programmi, con uno scambio di proposte e pareri. Il dibattito prosegue toccando tematiche come i conduttori più interessanti presenti al momento o la differenza degli ascolti televisivi attuali rispetto a quelli di alcuni anni fa, essendo sempre più presente l’utilizzo dello streaming. La discussione è inframmezzata inoltre da clip provenienti da puntate di programmi storici, esempi utili per far comprendere molte delle tematiche di cui si parla.

La figura di Arbore, poi viene analizzata più nello specifico anche per la sua abilità di creare team di lavoro affiatati ed interessanti, tra opinionisti e giovani conduttori che nel tempo sono diventati personaggi centrali della televisione, come fece ad esempio con L’Altra Domenica.

Le domande, però, vengono poste anche dallo stesso Gianotti che si chiede quali siano gli interessi televisivi e le idee degli studenti attuali. Ci sono consigli e scambi per quel che riguarda la scrittura di un programma televisivo nel 2022, dove le regole e gli interessi sono ormai del tutto cambiati. Si analizzano per questo anche aspetti tecnici dei programmi, come farli funzione.

Tra un aneddoto e l’altro, ci si avvia alla conclusione della conferenza, mentre le domande degli studenti accompagnano fino all’ultimo Gianotti, per cercare di comprendere meglio l’intricato mondo della televisione italiana.

(Intervista realizzata da Debora Cusini)

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