“Se non ci credi tu, e non ci speri, tu chi dovrebbe farlo al posto tuo?”.
Chi meglio di Michele Cristoforetti può capire il valore di queste parole. Un Artista che negli anni si sta facendo largo nel mondo dei grandi, consumando più di 500 palchi, e realizzando il sogno di tutti gli artisti, aprire il live di Vasco Rossi. Artista dall’anima rock, che dalla tenera età di sedici anni infiamma i palchi a suon di musica e voce graffiante che irrompe il pentagramma con parole altrettanto pungenti. Dopo una lunga gavetta fatta di tour teatrali dove ha incantato tutti con i suoi brani cantautorali, Michele Cristoforetti si cimenta anche nel reinterpretare canzoni contenute nell’omonimo album di Fabrizio De André edito nel 1996, “Anime Salve”. La vittoria del contest Euregio Rock 2022 gli ha consentito di realizzare il sogno di aprire le tappe del “VASCO LIVE” 2022 a Trento, Milano e Ancona. Nel corso della stessa estate ha aperto i concerti dei Nomadi al Castelfolk Festival e al Monte Bondone Green Festival e le date di Riki e dei The Kolors nello spazio spettacoli del centro commerciale Porte di Roma.
Nel mese di maggio il cantautore torna sulle scene musicali con il singolo “Tutto un brivido”.
Singolo che anticipa l’uscita del suo terzo album da solista “Esagerato”.
Il rock padroneggia come sempre nello stile del suo nuovo brano, caratterizzato ritualmente dall’impronta graffiante della sua voce. La particolarità di questo singolo è la sua introduzione; vi si presenta un monologo scritto dallo stesso Cristoforetti insieme a Vanessa Grey (conduttrice e speaker radiofonica) e Diego Spagnoli (direttore di palco di Vasco Rossi) che lo interpreta.
Il testo è un grido di libertà e di rottura contro un sistema che spinge a sognare ma non ammette errori e non concede passi falsi.
Segue anche un video del brano musicale, con la regia dello stesso Cristoforetti, accompagnato da Giovanni Mocellin. Il video si apre con il monologo interpretato da Diego Spagnoli, per poi sfociare nel punto cardine, ovvero l’incontro casuale di un ragazzo e una ragazza che sarà poi la scintilla della una storia d’amore, seguita da spezzoni di Michele Cristoforetti mentre canta.
Il singolo ha un’origine particolare, non deriva da come spesso si spensi da un viaggio, una storia o una sessione di studio, bensì da una partecipazione in carcere, in particolare dopo aver interloquito con alcuni detenuti. Il cantante ha provato per un attimo ad immedesimarsi in queste vite interrotte, nel loro desiderio infranto di una vita che non si potrà esaudire, di tutti quei sogni che per strade o scelte sbagliate, sono svaniti all’orizzonte. Ma allo stesso tempo lo sbaglio nel sentirsi inadeguati, il volersi vedere sempre dalla parte scorretta della società, “vivere senza vergogna le frustrazioni, il sentirsi in colpa per aver sbagliato e le difficoltà che si incontrano quando si lotta per raggiungere i propri sogni”.
In attesa di novità riguardanti l’album ed eventuale tour, i suoi social di riferimento sapranno sicuramente dare risposte