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Smart city e più green, Roma a La Sapienza

Martedì 11 aprile, il dipartimento Pdta (Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura) dell’Università La Sapienza di Roma ha ospitato il quarto appuntamento del Laboratorio Progetto Roma, dal titolo “Roma. Per una città green e smart”. Dalle 15:30 alle 19:30, l’aula Piccinato della sede di via Flaminia è stata teatro di una serie di interventi operati da architetti, ingegneri, esperti di smart city e rappresentanti di enti e istituzioni. Il Laboratorio Progetto Roma è articolato in sei incontri finalizzati a tracciare, in modo condiviso con i principali interlocutori della rete delle relazioni con il territorio romano e con le istituzioni, le linee di indirizzo delle attività del laboratorio. Il focus dell’incontro è stata la necessità di ammodernare la capitale attraverso interventi che, parallelamente, portino la città ad avviare un processo di riqualificazione con il secondo fine di attirare risorse e capitali seguendo diverse bisettrici.

 

L’incontro è stato aperto e introdotto dalla direttrice del dipartimento Pdta Laura Ricci, la quale ha portato anche i saluti del Magnifico Rettore della Sapienza Eugenio Del Gaudio, impegnato in consiglio d’amministrazione, e del deputato della Repubblica Roberto Morassut, a qua volta occupato in impegni istituzionali. Il preambolo della direttrice ha tracciato le linee guida dell’evento, permettendo anche ai non avvezzi alla materia di abbracciare le tematiche presentate nel pomeriggio. A detta della dottoressa Ricci, la promozione di sinergia tra la ricerca e le istanze sociali e politiche del territorio deve perseguire tre obiettivi: utilità sociale, rapporto ambivalente tra il mondo accademico e partener pubblici e privati; costruzione di un senso istituzionale a fronte dello svilimento del concetto di competenza nell’ambito delle nomine di personalità predisposte alla cosa pubblica.

 

Il connubio tra smart city e green city ha accompagnato la serie di interventi anticipati dalla direttrice del dipartimento Pdta. All’introduzione ha seguito Enrico Bonacci, membro della Cabina di Regia per l’efficienze energetica del Mise (Ministero Sviluppo Economico), il quale ha presentato il report di risparmio energetico attuato nella capitale nel lustro 2010-2015, lasciando spazio anche al bilancio previsto per i prossimi anni. Poi, Stefano Pizzuti, responsabile del laboratorio Smart Cities & Communities di Enea (agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), ha presentato esempi di smart city e smart buildings nell’ambito della cooperazione tra gli innumerevoli sensori di cui sono disseminate le città.

 

Silvano Simoni, responsabile progetti europei e Paes (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) per l’assessorato alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale, ha illustrato un focus sull’importanza del fiume Tevere per la città. Si sono poi avvicendati gli interventi di: Marco Gazzino, responsabile Parnerships and Innovation Intelligence per Enel; Eleonora Egalini, project manager Unità conto termico per Gse (Gestore Servizi Energetici); Federico Cinquepalmi, delegato Jpi Urban Europe per il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca). Ogni contributo ha aggiunto un tassello al mosaico costruito nel pomeriggio, raffigurante una città in evoluzione verso un ammodernamento attento alle dinamiche ambientali, punto focale per il momento storico in corso che vede Roma quale città più green d’Europa. Un cambiamento al quale serve, come hanno sottolineato i protagonisti, la collaborazione dell’intera collettività.

 

Andrea Graziano

 

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