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Il sapere per curare il Paese. Il contributo della Sociologia. Al via la 4° Edizione della Settimana della Sociologia

La crisi pandemica dell’ultimo biennio è stata per la comunità nazionale dei sociologi un banco di prova per mostrare che la diffusione e l’impatto del virus dipendono anche dalla vulnerabilità del nostro sistema e che, per affrontare l’emergenza, non sono sufficienti gli strumenti della biologia e della medicina, ma occorre anche intervenire sul sistema sanitario, le politiche sociali, il mercato e l’organizzazione del lavoro, la ricerca e la formazione, le politiche ambientali e di coesione territoriale, la filiera logistica e dei trasporti. Solo una risposta articolata su più piani può infatti rafforzare le complessive difese immunitarie del Paese ed evitare che una emergenza sanitaria prolunghi i suoi effetti catastrofici sul sistema sociale.

Quest’anno la “Settimana della sociologia”, giunta alla Quarta Edizione e come sempre organizzata dalla Conferenza Italiana dei Dipartimenti di Area Sociologica (CIDAS), si aprirà il 5 novembre 2021, e sarà dedicata all’impatto complessivo che la pandemia ha prodotto nel nostro Paese determinando nuovi disagi e nuove disparità. La Settimana si articola in una trentina di eventi (in presenza e online) che si terranno nelle città sedi di Dipartimenti di area sociologica e che vedranno impegnati quasi 150 relatori. Saperi sociologici a servizio della società civile e dei territori, con un filo conduttore unificante: conoscerne le dinamiche e contrastare gli effetti negativi che il virus sta producendo sulla nostra società per potenziarne la capacità di analisi e di risposta (preparedness).

Nel corso degli ultimi due anni i sociologi e le sociologhe di più di trenta Atenei in tutta Italia hanno realizzato complessivamente centinaia di ricerche sul Covid (sono più di 200 solo gli studi censiti in occasione di questa iniziativa) e prodotto oltre 250 pubblicazioni. Una mole di indagini e di riflessioni offerte ai più diversi pubblici di cui i decisori politici dovrebbero tener conto per comprendere come il sistema Paese ha reagito alla pandemia e, soprattutto, per capire come ridurre la probabilità che l’Italia si faccia trovare impreparata alla prossima emergenza sanitaria o ambientale. Un punto di vista, quello della Sociologia, tanto più necessario in un Paese che già prima della pandemia aveva visto aumentare le disuguaglianze economiche, territoriali e educative ponendo a rischio le basi della coesione sociale e la tenuta delle stesse istituzioni democratiche. Per contrastare e anticipare l’insicurezza economica e dare risposte all’insicurezza sociale e alle sue conseguenze, occorre puntare su tutti i saperi disponibili e sulla loro interconnessione, su una strategia intelligente e plurale, che faccia tesoro anche delle competenze messe a disposizione dalla ricerca sociologica. In una società in forte trasformazione, già prima della pandemia, è importante far fruttare la resistenza e la forza del capitale sociale e del senso di appartenenza collettiva per rimodulare profondamente il tessuto connettivo della comunità nazionale e internazionale e risanare le lacerazioni acuite dal Covid.

A questo riguardo, facciamo nostra la riflessione di Bernard Lahire: “Quando si opera sul mondo fisico si trova normale fare ricorso a conoscenze scientifiche e tecniche molto solide. Non si costruisce un ponte senza conoscere le proprietà del suolo, dei materiali utilizzati, i vincoli e le forze a cui tale ponte sarà sottoposto, ecc. Viceversa si ritiene normale fare politica, cioè operare sulla realtà sociale, senza aver letto una riga delle scienze che la studiano” (Bernard Lahire, Pour la sociologie, 2016).

Il calendario completo della iniziativa è disponibile online: www.settimanadellasociologia.it

Raduni – Associazione degli Operatori Radiofonici Universitari è media partner della manifestazione.

Il programma degli eventi di apertura e di chiusura della settimana è il seguente:

5 novembre – 15.00 -18.30 – Seminario di apertura della Settimana (on line)

La sociologia di fronte alla pandemia. Fare ricerca: approcci, metodi e problemi

Il seminario intende animare un confronto sulle esperienze di ricerca condotte. L’obiettivo è la condivisione della conoscenza del grande lavoro di ricerca compiuto (e ancora in corso), sui suoi contributi, sui legami con il resto delle conoscenze sono prodotte sulla pandemia, sulle risposte elaborate e sulle prospettabili conseguenze. Ma soprattutto le opportunità e le problematicità di fare ricerca – in tempo di pandemia – sulla pandemia. L’incontro prevede sia la presenza di figure che ricoprono ruoli rilevanti nella ricerca, sia un confronto tra colleghi.

Introduce il prof. Carlo Pennisi (Presidente CIDAS), modera prof.ssa Carla Facchini (Direttivo CIDAS), Interverranno: prof. Giancarlo Blangiardo (Presidente ISTAT), prof.ssa Maria Carmela Agodi (presidentessa Associazione italiana di Sociologia), prof. Flaminio Squazzoni (Società italiana di Sociologia Economica) dott.ssa Emanuela Reale (Direttrice CNR-Ircres), e dott. Livio Gigliuto (Vicepresidente Istituto Piepoli). Ciascuno dei relatori avrà 15-20 minuti per la propria relazione.

Tra gli interventi programmati: prof. Mario Morcellini, prof.ssa Maria Luisa Bianco, prof. Guido Giarelli.

Il link è: https://us02web.zoom.us/j/86825683104?pwd=OFNBeEV2bm5tNEhJZS8zRFl5dDRVUT09
ID riunione: 868 2568 3104
Passcode: 547137

15 novembre 15.30 – 18.30 Seminario di Chiusura della Settimana della Sociologia (on line)

L’Università di fronte alla pandemia. Il contributo della riflessione sociologica

L’incontro prevede sia la presenza di figure che ricoprono ruoli istituzionalmente rilevanti nei rapporti tra l’Università ed il Paese, sia un confronto tra colleghi. Introduce e modera prof. Carlo Pennisi. Interverranno: prof. Davide Borrelli (CIDAS), Prof.ssa Consuelo Corradi, prof. Alessandro Arienzo, Prof.ssa Annarita Criscitiello (Consiglieri CUN Area 14), , Dott. Gianni Dominici (Presidente ForumPA), Prof. Maria Luisa Stazio (UnRest-net – Piattaforma Collaborativa per la Ricerca sull’Università); prof.ssa Maria Chiara Pievatolo (AISA-Associazione Italiana di Scienza Aperta), si è anche in attesa di conferma da parte della CRUI. Ciascuno dei relatori avrà 15-20 minuti per la propria relazione.

Tra gli interventi programmati: prof. Francesco Giorgino, prof. Giampaolo Nuvolati, prof. Marino Regini.

Il link è: https://us02web.zoom.us/j/82653560372?pwd=dmF5UEtIUFVUSkdZRURiakU0TytlUT09
ID riunione: 826 5356 0372 Passcode: 954450

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