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Prorogata la mostra di Escher a Roma: un viaggio nell’impossibile

Con oltre 150.000 visitatori già registrati, la mostra su Escher a Palazzo Bonaparte è stata prorogata fino al 5 maggio, offrendo a un pubblico sempre più vasto l’opportunità di immergersi nell’affascinante mondo di uno dei più grandi artisti del XX secolo.

Le caratteristiche della mostra

A partire dal 31 ottobre, Palazzo Bonaparte ha ospitato la più grande esposizione mai dedicata a Escher, l’artista che ha saputo incantare e stupire il mondo con la sua straordinaria fusione di arte e matematica. Con oltre 300 opere, tra cui molte inedite, la mostra celebra il genio di Escher nel centenario della sua prima visita a Roma nel 1923, dove visse per dodici anni e si ispirò alla magnifica architettura notturna della città eterna.

La mostra presenta opere iconiche come “Mano con sfera riflettente” (1935), “Vincolo d’unione” (1956), “Metamorfosi II” (1939) e “Giorno e notte” (1938), insieme a numerosi lavori inediti mai esposti prima. Inoltre, i visitatori avranno l’opportunità di esplorare una ricostruzione dello studio di Escher a Baarn, nei Paesi Bassi, arricchito con gli strumenti originali utilizzati dal Maestro per creare le sue opere.

Foto di Gianfranco Fortuna per Arthemisia

Chi era Maurits Cornelis Escher

Maurits Cornelis Escher (1898-1972), noto per la sua capacità di trasportare il pubblico in mondi immaginifici e impossibili, ha lasciato un’impronta indelebile nell’arte e nella cultura popolare. La sua esposizione a Palazzo Bonaparte offre una rara opportunità di immergersi nel suo universo artistico, dove arte, matematica, scienza e design si fondono in un connubio unico.

Il legame di Escher con l’Italia è evidente nelle sue opere, ispirate dai paesaggi e dall’architettura del paese. Durante il suo soggiorno a Roma, Escher ha catturato l’essenza della città, ritraendo i suoi monumenti e le sue strade deserte nella luce fioca della notte. La serie completa dei “notturni romani”, insieme ad altre opere che celebrano la bellezza e la grandezza dell’antica Urbe, sarà esposta in tutta la sua magnificenza a Palazzo Bonaparte.

Foto di Gianfranco Fortuna per Arthemisia

La mostra, organizzata da Arthemisia in collaborazione con la M. C. Escher Foundation e curata da esperti del calibro di Federico Giudiceandrea e Mark Veldhuysen, ha ricevuto il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Roma e dell’Ambasciata dei Paesi Bassi. Inoltre, è parte del progetto “L’Arte della solidarietà“, in collaborazione con Komen Italia, che destinerà una parte dei proventi alla tutela della salute delle donne.

 

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