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Progetto Caronte Best practices: analisi delle prassi di accoglienza e integrazione dei richiedenti asilo

Mercoledì 27 giugno si è tenuta, presso l’Aula Organi Collegiali presso il Palazzo del Rettorato La Sapienza, la conferenza finale del progetto Caronte Best practies: analisi della prassi di accoglienza ed integrazione dei richiedenti asilo in Germania e Regno Unito comparate a quelle del sistema italiano.
Un’occasione per riflettere su un tema che mai come in questi giorni è al centro dei dibattiti della politica e dell’opinione pubblica, nonché un’ottima chance per effettuare un’indagine comparativa tra le procedure adottate, da Germania e Regno Unito, nei complicati processi di accettazione di accoglienza ed integrazione dei richiedenti di asilo in Europa.

Ad aprire la giornata è stato Antonello Folco Biagini – Presidente Fondazione Roma Sapienza – che ha spiegato all’aula come la grandissima confusione che si è creata negli ultimi tempi su questi temi, insieme ad una cattiva o incompleta informazione, ha generato la formazione di un’opinione pubblica altrettanto confusa e disorientata, sottolineando il carattere di responsabilità generale, attribuibile anche ai media. Tutto ciò a portato alla trasformazione del problema che mutando ha acquisito, erroneamente, un carattere ideologico.
La parola è poi passata ad Alessandro Saggioro – Coordinatore del Dottorato Storia d’Europa alla Sapienza – che dopo una breve presentazione dei corsi peer dottorandi dell’università sulla storia dell’Europa e sulla storia delle religioni, ha evidenziato quanto, con tutti i fenomeni di migrazione di popoli, cambino e si integrino tra di loro i valori culturali e religiosi di ogni popolo. Una riflessione sicuramente molto importante e funzionale all’analisi dei fenomeni che si stanno verificando negli ultimi tempi.
In seguito il professore Nadan Petrovic – CEMAS, Sapienza Università di Roma La Sapienza – ha esposto delle critiche riguardo il modo di operare adottato dal nostro sistema negli ultimi tempi riguardo queste questioni, sottolineando come l’approccio superficiale di studio adottato sui temi di accoglienza e migrazione, andrebbe invece sostituito con uno più serio e comparato.

Successivamente la giornata è entrata nel ‘vivo’ della discussione, introducendo la prima sessione, dove sono state presentate le analisi politiche e delle prassi di accoglienza ed integrazione dei richiedenti asilo dei tre paesi presi in considerazione.
Il progetto, come spiegato dal professor Petrovic, tratta gli aspetti interni del processo di asilo e accoglienza, ovvero tutto quello che succede dallo ‘sbarco’ o ‘arrivo’ dei richiedenti asilo nei paesi europei in poi, quindi tutto il profilo procedurale di accoglienza e integrazione, come passaggio fondamentale.
Grazie poi agli interventi di Maike Caiulo Prahm – Verein fur Building und Spranchen in Europe – e di Jeremy Macclancy – Oxford Brooks University – si sono messi a confronto i due sistemi, quello tedesco e inglese, con quello italiano, analizzando come, mentre nei primi due ci sia stata un’evoluzione nella valutazione delle richieste dei richiedenti asilo, in Italia non ci siano stati dibattiti seri sulla rivalutazione procedurale per l’accettazione di queste richieste.

La giornata si è quindi conclusa con gli interventi di Luigi Melica – Università del Salento – Roberto Zaccaria – Consiglio Italiano per i Rifugiati – e Riccardo Clerici – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, e con un intervista al professor Nadan Petrovic.

      Intervista a Nadan Petrovic

 

Daniele Valentino

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