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Il 19 marzo c’è il PINO DANIELE DAY: sono ormai 9 anni dalla scomparsa

Questo 19 marzo, oltre ad essere l’onomastico e compleanno, è anche il PINO DANIELE DAY!

Ovvero una giornata volta a ricordare il celebre cantante partenopeo, mancato ormai 9 anni fa.

L’ALBUM CELEBRATIVO

Warner Music Italy celebra il 40° anniversario di “SCIÒ LIVE”, il primo album live della sua carriera con le registrazioni effettuate durante i concerti tra il 1982 e il 1984. 

Infatti dal 19 marzo sarà disponibile in digitale e dal 22 marzo in vinile in edizione limitata “SCIÒ LIVE – 40th ANNIVERSARY ALBUM”, contenente un doppio vinile nero con la versione rimasterizzata dell’album originale e un vinile 12” bianco con 4 bonus track inedite tratte da un concerto del 14 settembre 1984 a Roma.

Il cofanetto è impreziosito da un poster con foto inedite di Pino Daniele scattate dai suoi storici fotografi, Giovanni Canitano e Luciano Viti, e un ironico ed iconico sticker sagomato in puro stile “napoletano”.

Copertina del 40° anniversario dell’album “Sciò”.

LA FESTA NELLA SUA NAPOLI

Il cuore di Napoli batterà più forte con il Pino Daniele Day, che prenderà vita presso il SUM – Stati Uniti Del Mondo in via Depretis, 130, dove dal 2016 risiede l’installazione museale permanente “Pino Daniele Alive”.

L’appuntamento, inizierà alle ore 16.45, vedrà Luca De Gennaro e Mixo, speaker di Radio Capital, dialogare sulla figura di Pino Daniele e la sua musica. Il talk sarà arricchito dagli interventi di artisti, produttori ed ospiti che condivideranno ricordi e aneddoti legati all’indimenticabile artista partenopeo.

Il Pino Daniele Day rappresenterà un’occasione unica per esplorare l’influenza e l’eredità lasciate da Pino Daniele sulle nuove generazioni di artisti e produttori, nonché per scoprire le nuove interpretazioni dei suoi brani.

Gadget della versione deluxe dell’album “Sciò”.

Tra un intervento e l’altro, tre giovani cantautrici emergenti, Alessandra Tumolillo, Greta Bragoni e Rosita Brucoli, offriranno momenti live unplugged, esprimendo la loro personale interpretazione della musica di Daniele.

Il talk sarà a ingresso gratuito previa prenotazione obbligatoria tramite il link www.fondazionepinodaniele.org/prenotazioni . Inoltre, dalle ore 19.00 alle ore 21.00, sempre su prenotazione, sarà possibile visitare “Pino Daniele Alive”, l’installazione museale permanente al secondo piano del SUM, realizzata dalla Fondazione Pino Daniele Ets.

La prenotazione consentirà anche l’accesso al Bar del SUM per un welcome drink, rendendo l’esperienza ancora più piacevole e coinvolgente.

L’ARTISTA

Non troppo tempo fa ho sentito una definizione di “artista” che penso sia perfettamente applicabile a Pino Daniele. Parafrasandola: “Essere un artista vuol dire quando le opere che realizzi e componi vivono dopo di te, sennò sei solo un performer”. Chi meglio di Pino? Qualcuno che non ha mai smesso di essere ricordato per le vie di Napoli, e nelle case dei suoi fan, grazie proprio alle sue canzoni.

Per chi non conoscesse bene questo artista, farò un breve riassunto della sua vita – cosa non facile! – cercando di non dimenticare momenti importanti.

Pino Daniele durante un concerto.

Pino Daniele nasce nel quartiere Porto di Napoli, figlio di un lavoratore portuale. Cresciuto in condizioni economiche difficili, trova una sistemazione migliore presso due zie. Fin da giovane mostra una passione per la musica, esibendosi per la prima volta a dodici anni. Frequenta l’Istituto Armando Diaz e impara a suonare la chitarra da autodidatta, influenzato dal clima sociale degli anni Sessanta. Esordisce con il complesso Batracomiomachia e inizia l’attività di sessionman. Nel 1976 entra nei Napoli Centrale, contribuendo alla sua crescita musicale. Nello stesso anno, viene notato dalla EMI Italiana e incide il suo primo 45 giri. Il 1977 segna il debutto con l’album Terra mia, caratterizzato dalla tradizione partenopea. Negli anni Ottanta, Daniele si consacra come artista di primo livello, abbracciando sonorità latin blues. Nel 1981 tiene un grande concerto a Napoli, definendo il “Neapolitan Power”. Collabora con artisti internazionali come Alphonso Johnson e Wayne Shorter. Gli anni Novanta lo vedono consolidare la propria carriera con successi come “Non calpestare i fiori nel deserto” e “Dimmi cosa succede sulla terra”. Nel 2000 esce l’album “Medina”, seguito da numerosi tour e collaborazioni. Nel 2004 sperimenta sonorità jazz con “Passi d’autore”. Continua a pubblicare album di successo come “Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui”. Negli anni duemila si esibisce in importanti eventi internazionali e collabora con artisti di fama mondiale. Gli anni duemiladieci lo vedono ancora attivo sul palco con nuovi progetti e collaborazioni, consolidando il suo status di icona della musica italiana. Purtroppo, la sua carriera si conclude nel 2015, ma il suo contributo alla musica resta indelebile.

Pino Daniele e Massimo Troisi.

Volevo aggiungere una piccola postilla a questo articolo. Ovvero la bella e sincera amicizia tra Pino Daniele e Massimo Troisi. Io personalmente non ne ero a conoscenza. L’ho scoperta con la visione del documentario Laggiù qualcuno mi ama di Mario Martone. Non penso che dimenticherò mai il video in cui i due, da una stanza in hotel, cantano Quando.

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