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Paola Guagliumi di nuovo in libreria con “La Mitologia spiegata ai Truzzi”

La grande tradizione greco-romana raccontata con un romanaccio colloquiale

Come Zeus, Epido, Apollo e Marsia, Ulisse ed Enea diventano gli eroi “de’ noantri”

Il mese di dicembre si apre con un appuntamento imperdibile per chi intende conoscere la mitologia classica senza prenderla troppo sul serio: Paola Guagliumi torna a parlare al suo pubblico preferito – quello dei truzzi (o meglio: del truzzo che c’è in ognuno di noi) – per raccontare in modo divertente e accessibile i miti più affascinanti della tradizione greco-romana.
Lo farà con un appuntamento rivolto a tutti: dal 2 dicembre sullo scaffale di ogni libreria per Mimesis Edizioni sarà disponibile il suo testo “La Mitologia spiegata ai Truzzi”.

L’autrice, dopo essersi occupata per anni dei capolavori della storia dell’arte come guida turistica nei musei di Roma e dopo il grande successo riscontrato nella rete, il suo blog “L’Arte Spiegata ai Truzzi” si traduce presto in un primo libro e con lo scopo di spiegare l’arte in maniera non convenzionale, tramite la parlata in romanaccio colloquiale dei giovani e del pubblico a cui l’opera è idealmente rivolta, quello dei truzzi.
Dopo la fama riscontrata dal 2016, anno di pubblicazione del suo primo libro, è la volta del secondo, dove lo scopo della Guagliumi si manterrà sempre lo stesso: “vi narrerò storie che già conoscete, ma vi prometto che non saranno mai esattamente le stesse storie che avete già letto o sentito” – per dirla con le parole dell’autrice. –

Accadrà dunque che conosceremo il padre dell’Olimpo, Zeus, tramite i suoi amorazzi extraconiugali, le gare musicali di Apollo e Marsia lette in versione “X Factor”, il complesso di Edipo rivisitato in “le sfighe di Edipo”; per non parlare dei famosissimi eroi dalla portata di Ulisse, reinterpretato nelle vesti di turista controvoglia e di Enea come un rifugiato che richiede asilo. Non mancheranno nemmeno la rappresentazione maschilista delle donne e quella sorprendente della fluidità dei generi.

La chiave di volta è una sola: far comprendere come il mito classico sia storico da un lato ma eterno dall’altro, lontano e passato quanto vicino e progressista.
Il tutto, servito attraverso un modo totalmente unico, una
buona dose di libertà e ironia che ci fa sorridere ma che ci mostra anche come il mito, ancora oggi, sia in grado di toccare i grandi temi universali che da sempre ci riguardano.
Sappiamo, come il mito sia espressione della conoscenza, dei valori di una società e ne legittimino pure la sua struttura, e in questo senso il mito è storia che va tutelata e raccontata come portatrice di determinati assunti, ma sappiamo anche – e dalla lezione della Guagliumi lo sapremo ancora di più – come vada a toccare domande di fondo che non invecchiano mai e come, in questo senso, siano ancora così interessanti per noi.

Lasciandoci cullare dalla formazione classica e storico-artista dell’autrice insieme ad uno spiccato senso dell’umorismo, questo testo saprà introdurci ai racconti mitologici di cui abbiamo già sentito parlare (ed evitato talvolta di volerli approfondire), e lo farà senza che ci risultino troppo passati o pesanti, ma al contrario, molto vicini a noi.

Un’ottima idea, a mio avviso, per avvicinare il truzzo che c’è in ognuno di noi all’eternità della cultura. Se poi fatto sotto Natale, dove tutto può acquisire un risvolto magico, ancor meglio. No?
Correte in libreria.

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