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NOIS: il telegiornale dell’integrazione

Sono passati quasi tre anni dalla fondazione di Barikamà, la prima startup gestita da sei migranti che si occupa, a modo suo, di rivalorizzare il territorio di Roma, producendo e consegnando yougurt biologico, a domicilio. È passato un anno da quando Pitti Uomo ha presentato i profughi in passerella, nella sfilata di moda Generation Africa, a Firenze. Ebbene la globalizzazione, perchè di questo si tratta, è arrivata fino alla Terra dei Nuraghi, la Sardegna, una delle regioni più tradizionaliste nel panorama italiana. Qui, infatti, è nato NOIS, il primo telegiornale dei migranti per i migranti.

Il progetto web è stato ideato da Sardegna Teatro e dal canale online Eja tv ed è è nato dopo aver vinto il bando MigrArti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali “Human per MigrArti” e ha prodotto 4 puntate, più alcuni speciali. Attualmente si stanno cercando fondi per mantenere vivo il progetto, che al momento si finanzia con la produzione di video nell’ambito degli eventi culturali.

Cagliari,l a sede del tg, è uno dei poli fondamentali per i temi di attualità che si stanno verificando, essendo, insieme a Lampedusa, la meta di molti migranti.
Il tg è nato in via sperimentale, ma è stato da subito accolto clamorosamente dalle comunità migranti del territorio, per le quali l’informazione deve essere accessibile. Innanzitutto per la conoscenza effettiva del territorio in cui si è appena arrivati e anche per conoscere determinati servizi pratici, spiegati in questo modo da una voce amica e non considerati così come un ostacolo.

In lingua sarda NOIS significa Noi, una semplice parola di tre lettere come simbolo di un piccolo riscatto per gli oltre otto mila migranti presenti nella regione sarda.
NOIS si occupa di informazione per l’integrazione dei migranti e l’accesso ai vari servizi, mettendo in primo piano le storie dei protagonisti, partendo dall’esatto momento in cui si sono imbarcati per la necessità, prima, e speranza, dopo, di vivere.
La redazione del TG e format sono completamente dedicati ai migranti: durante i servizi si gira la città alla scoperta di persone che ce l’hanno fatta e di quelle che stanno lottando quotidianamente per farcela, perchè la vita è un po’ da vincere.

NOIS diviene così un modello di comportamento: con una pagina facebook e un canale youtube, diventa paladino della diversità, quella genuina, che si evolve in cooperazione. Non esiste nessun tipo di beneficenza, nessuna elemosina, solamente la volonta di condividere le proprrie speranze, senza nessun punto di vista dominante.
La terra dei nuraghi si presenta così come un terreno fertile per l’incontro con gli aspetti più variegati di questa globalizzazione fisica, dando un po’ di ossigeno durante le illimitate polemiche.

Alessandro Ledda

 

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