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Nessuno mette in un angolo il fumetto: ARF! 2019

L’ARF!, il festival del fumetto, è giunto alla sua quinta edizione e si è tenuto nel weekend del 24, 25 e 26 maggio, presso l’Ex Mattatoio a Testaccio. Anche quest’anno ha conquistato tutti, riuscendo a imporsi, anno dopo anno, come punto di riferimento per gli amanti del genere, senza deludere mai.

Anche quest’anno l’ARF! porta grandi nomi del mondo del fumetto e li mette a diretto contatto col suo pubblico, senza troppe distanze. Il fumetto in tutta la sua grandezza, novità e anche tradizione si pone al centro dell’Ex Mattatoio, e porta con sé un grande disegnatore scozzese, Frank Quitley, con l’esposizione delle sue tavole dal tratto inconfondibile, con la potenza classica del fumetto americano: Superman, Batman e Robin e X-Men. L’autore instancabile ha disegnato per tutti i suoi fan, arrivati da ogni parte d’Italia per incontrare Quitely. Ma passeggiare per l’ARF! significa trovare file per uno sketch non solo per i grandi ospiti internazionali, ma anche per quelli che animano il mondo del fumetto italiano. Fiumi di lettori per ZeroCalcare, ospite sempre gradito per l’ARF!, ma anche per Leo Ortolani e Giacomo Bevilacqua. Ma menzioni speciali anche per Sara Pichelli (Spiderman) e Licia Troisi (Monster Allergy), per non dimenticare la quota rosa sempre presente al Festival.

Le mostre incantano i visitatori, sempre dai temi forti, interessanti, e mai scontate. Le mostre dell’ARF! offrono sempre un punto di vista diverso, anticonvenzionale. Lo scorso anno veniva ospitata la mostra sull’autoerotismo, quest’anno una mostra intitolata “Corpi Pericolosi”, di Gloria Pizzilli e Tommy Gun Moretti, artisti indipendenti, che tra assenza di gravità, deformità, caos e entropia scuotono gli animi dei visitatori, per riflettere su quello che i nostri corpi potrebbero diventare con la modernità. Ma anche le mostre di Kalina Muhova e Vinci Cardona, vincitori del Premio Bartoli 2018, e quella dedicata a Tex, intitolata “Festival di storie, segni e disegni” che compie 70 anni, conquistando tutti gli spazi espositivi del Mattatoio di Roma.

Sempre gradita l’area SelfARF!, la zona in cui tutti gli artisti indipendenti e autoprodotti decidono di incontrare il pubblico e presentare le loro opere direttamente al consumatore. Sempre armati di sorrisi e sogni, viaggiare tra gli stand di opere di chi si fa da sé è sempre bello, soprattutto per gli amanti dello scoutismo d’autore.

Fiore all’occhiello di queste edizioni è sicuramente Talk ARF!, che porta a Roma ogni anno ospiti e soprattutto argomenti e spunti di cui parlare e su cui riflettere. Talk ARF! da l’occasione sempre di portare con sé grandi riflessioni, soprattutto di particolare importanza è stata la conferenza di chiusura del festival, “Fedeli alla linea. La linea qual è?” che porta finalmente un dibattito serio e ben fondato sulle questioni del Salone del Libro e sulla probabile entrata della casa editrice Altaforte nel Salone. A infuocare il palco del Talk Maura Gancitano, Daniele Fabbri, Massimiliano Clemente, Michela Murgia, Alessio Spataro, Marco Rizzo e Zerocalcare. Tra astensione e partecipazione, tra militanza e resistenza, fare opposizione si può di fronte a un evidente incalzare di fenomeni fascisti. Ma è possibile farlo solo se si è coesi di fronte all’evidenza, anche nella diversità, perché l’unico vero scopo è difendere la democrazia.

Il fumetto quindi risulta ancora una volta, anche nelle questioni più importanti del panorama nazionale e internazionale centro importante di discussioni, dibattiti ma anche svago e immaginazione. ARF! celebra anche quest’anno il fumetto, perché “nessuno mette in un angolo il fumetto”.

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