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Il MAXXI rievoca l’Estate Romana a 40 anni dal primo Massenzio

Al MAXXI il 27 giugno, la rievocazione dell'Estate Romana a 40 anni dopo dal primo Massenzio.

Al MAXXI il 27 giugno, la rievocazione dell'Estate Romana a 40 anni dopo dal primo Massenzio.

Il MAXXI di Roma martedì 27 giugno ospiterà la rievocazione dell’Estate Romana. L’evento inizierà alle 19:30 presso la piazza del Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo e vedrà gli interventi di Alberto Abruzzese, sociologo e scrittore, Achille Bonito Oliva, critico d’arte e curatore, Cecilia Canziani, critico d’arte e curatore, Andrea Cortellessa, critico letterario e storico dell’architettura, Daniela Lancioni, critico d’arte e curatrice, Marilù Prati, coordinatrice attività di valorizzazione archivio Nicolini, e Franco Purini, architetto. Introduce e modera l’incontro Pippo Ciorra, Senior Curator MAXXI Architettura.

Sarà un momento di confronto con alcuni dei protagonisti ed epigoni di quella stagione, per ricordare come all’inizio dell’estate del 1997 il paesaggio urbano di Roma cambiò improvvisamente trasformandosi per uno strano incanto in una sequenza di luoghi in cui il cinema, la poesia, l’arte e la musica allestivano la scena per una vita pubblica collettiva e partecipata “in strada”. Il progetto, ideato dall’architetto Renato Nicolini, chiamò a raccolta “la meglio gioventù” creativa del tempo e riuscì in breve tempo a cambiare la percezione dello spazio pubblico urbano, attraverso architetture impermanenti e attraverso la natura pubblica delle arti. Da allora e per molti anni a seguire l’Estate Romana alimentò l’idea dell’architettura effimera come strumento di trasformazione della città.

La volontà di composizione delle diverse culture si dispiega anche nell’intenzione di mischiare i differenti pubblici: alle rassegne dell’Estate Romana partecipa una varietà di platee di diverse estrazioni sociali, dagli intellettuali agli studenti, dagli abitanti del centro storico alle masse popolari della periferia cittadina. Queste ultime sono chiamate ad essere co-destinatarie di spettacoli culturali allestiti nei luoghi storici del centro della città.

L’essenza del progetto risiede proprio nel coinvolgimento del vasto pubblico agli eventi: la trasformazione della platea da semplice spettatrice a reale protagonista dello spettacolo diviene parte integrante della rassegna.

Alessia Tito

 

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