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“Lobby et Labora: norme da ripensare per una buona democrazia”, il convegno annuale su Finanziamento Politico e Conflitti di Interesse

Il 9 maggio 2024, presso il Centro Congressi Sapienza in Via Salaria 113, si è tenuto “Lobby et Labora: Norme da Ripensare per una Buona Democrazia”, il Convegno Annuale de Il Chiostro e il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza Università di Roma, dedicato alla rappresentanza di interessi e alle governance democratiche.

Il convegno si è proposto di esaminare la regolamentazione delle lobby, il finanziamento della politica e il conflitto di interessi per promuovere trasparenza ed etica nel processo decisionale politico. Attraverso relazioni di esperti, ha mirato a identificare lacune e sfide nelle attuali normative e a promuovere una discussione costruttiva per migliorare il funzionamento della democrazia.

Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione dei lavori da parte di Angela Marchese, Presidente de Il Chiostro, e Alberto Marinelli, Direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, il convegno ha visto interventi di esperti e studiosi del settore.

Gli interventi

Tommaso Edoardo Frosini, Professore di Diritto Pubblico Comparato, ha presentato il key note “Ai confini legislativi della rappresentanza d’interessi”. Ha sottolineato l’importanza della regolamentazione delle lobby per il corretto funzionamento della democrazia. Nonostante le proposte di legge e i tavoli tecnici istituiti, manca ancora un progresso significativo in questo senso. Frosini ha invitato a accelerare il processo normativo per garantire trasparenza e professionalità nell’operato dei lobbisti. Ha sottolineato l’importanza di una legge che legittimi le lobby come consulenti competenti, affinché possano rappresentare gli interessi dei loro clienti in modo etico. Ha discusso anche il problema del finanziamento privato della politica e il rischio di conflitto di interessi da parte di ex parlamentari che sono diventati lobbisti. Ha invitato le lobby stesse a produrre un codice etico autonomo per migliorare la loro immagine e ha chiamato a un’azione urgente per garantire un processo decisionale politico trasparente, equo ed etico, coinvolgendo legislatori, accademici e cittadini.

Roberto Giambelli, dvocacy coordinator di Transparency International, ha presentato i risultati di uno studio sul finanziamento della politica, evidenziando l’importanza della trasparenza nelle fonti di finanziamento e negli interessi dei politici. Ha esposto dati del 2022, notando un aumento delle entrate rispetto all’anno precedente, con la Lega come il partito più finanziato. Ha sottolineato che la maggior parte dei finanziamenti proviene dalle rimesse dei parlamentari stessi, e ha concluso con suggerimenti per migliorare la trasparenza nel sistema.

Michele Fina, Tesoriere del PD, ha discusso della mancanza di regolamentazione nel finanziamento della politica in Italia, evidenziando l’assenza di leggi sui partiti, sulle fondazioni e sulle lobby. Ha sottolineato che il finanziamento privato alla politica è altamente sconsigliato, ma attualmente non vietato. Ha espresso preoccupazione per la percezione pubblica dei finanziatori politici, spesso considerati sospetti dalla società. Ha paragonato il sistema italiano a quello tedesco e anglosassone, notando la mancanza di progressi nel finanziamento privato in Italia. Ha anche menzionato la fondazione del PD, che attualmente dipende interamente dai fondi del partito. Ha affrontato il tema del 2×1000, sottolineando la bassa partecipazione dei contribuenti e la mancanza di consapevolezza sull’opportunità di sostenere la democrazia tramite questa opzione. Ha concluso sostenendo la necessità di riformare il sistema politico in modo più ampio, compreso il finanziamento pubblico, per garantire una maggiore trasparenza e responsabilità.

Andrea Lupo, vicepresidente Il Chiostro, ha presentato il suo intervento sul conflitto di interessi. Ha sottolineato la mancanza di una normativa organica completa sul tema, evidenziando che la situazione non è cambiata nonostante le richieste internazionali e le osservazioni degli osservatori. Ha discusso dell’importanza della trasparenza nel gestire i conflitti di interesse e ha citato l’essenza della democrazia costituzionale come il pluralismo. Ha fatto riferimento a diverse normative internazionali e ha evidenziato l’importanza di considerare il contesto in cui le norme sono prodotte e applicate. Ha notato che in alcuni paesi, come i paesi scandinavi, vi è uno stigma sociale e una sanzione elettorale per chi non rimuove le cause di conflitto di interesse. Ha sottolineato la necessità di una normativa urgente e ha ringraziato gli organizzatori per l’evento.

Federica Anghelè, direttrice di  The Good Lobby Italia, ha sottolineato l’importanza del lavoro di Il Chiostro nella ricerca della trasparenza e nel promuovere i principi fondamentali della democrazia. Ha evidenziato l’urgenza di affrontare il problema del conflitto di interessi e ha espresso preoccupazione per il ritardo nel voto sulla delega, che limita il dialogo diretto con i parlamenti. Ha sottolineato la necessità di norme organiche e chiare per affrontare i conflitti di interesse e ha discusso dell’attività dei parlamentari nel corso del mandato e dei rischi legati ai lavori paralleli e al lobbying. Ha infine evidenziato la necessità di codici di condotta parlamentari efficaci e ha criticato la debolezza dei codici attuali.

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