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L’Italia di fronte alla sfida della crisi afghana: proteggere la libertà accademica attraverso l’accoglienza

La Sapienza ospita l'incontro in collaborazione con il Direttivo della rete SAR (Scholars at Risk) Italia. L’evento, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, di rappresentanti del MUR, MAECI, CRUI, UNHCR, della Commissione del Senato sui Diritti Umani e di programmi europei dedicati alla protezione di studiosi in situazioni di rischio, intende offrire un momento di riflessione e dialogo sulle questioni relative all’accoglienza accademica, al fine di sviluppare un piano nazionale di borse di ricerca dedicate a studiose e studiosi che, a causa di conflitti e regimi autoritari, sono costretti ad abbandonare il proprio Paese.

L’Italia di fronte alla sfida della crisi afghana proteggere la libertà accademica attraverso l’accoglienza

Si è tenuto venerdì 14 gennaio, presso l’Aula Calasso della Facoltà di Giurisprudenza, il convgeno “L’Italia di fronte alla sfida della crisi afghana proteggere la libertà accademica attraverso l’accoglienza Internationale“.

Nella prima parte dell’evento sono intervenute Ester Gallo dell’Univeristà di Trento e Claudia Padovani e Francesca Helm dell’Università di Padova. A seguire hanno preso parte al dibattito il prof. Bruno Botta e la prof.ssa Mara Matta della Sapienza

La sezione “Scholars at Risk and Protection programs in Europe”, moderata da Claudia Padovani, havisto la partecipazione di Joel Hanisek, Frank Albrecht, Laura Loheac e Marion Guess, Karolina Catoni e Matteo Vespa.

Anche la seconda parte del dibattito è stata moderata da Ester Gallo ed è stata anticipata dai salui della rettrice Antonella Polimeni e da alcuni interventi istituzionali sui progetti in corso e futuri in Italia. Tra gli interventi c’è stato quello di Maria Cristina Messa, ministro dell’Università e della Ricerca.

L’Empatia è fondamentale nel campo internazionale far comprendere che ci sono persone che comunicano e cercano di risolvere i problemi delle nazioni e dei popoli.

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