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Le note e il concerto della Stagione da Camera all’Accademia di Santa Cecilia

Grazie alla direzione di Piero Monti , quest’anno l’accademia Nazionale di Santa Cecilia inaugura la Stagione da Camera (filone della musica classica basato non sull’orchestralità strumentale ma sull’individualità) con il Coro, l’Ensemble di Percussioni e sei talentosi giovani pianisti che suoneranno le note di tre importanti componimenti: la Sinfonia di Salmi, Les noces e Ionisation. 

Il primo dei tre sopracitati sarà il componimento scelto per l’apertura della stagione – il 27 Ottobre alle ore 20.30 –  e attraverso il quale Stravinskij pone al centro la tematica religiosa. Infatti i testi delle sezioni componenti il brano sono tratti dalla Vulgata e comunicano un sentimento di gratitudine e adorazione verso Dio.

Il secondo componimento a vibrare attraverso la sala sarà Ionisation.

Il titolo racchiude un curioso aneddoto in quanto è stato ispirato dal libro dell’astrofisico Jean Eddington – Stelle e atomi – in cui lo studioso espone il processione della trasformazione di una sostanza in ioni. Il compositore è Edgard Varèse e il suo strumento prediletto sono le percussioni. Non a caso il brano viene composto solo per queste ultime e nella versione originale (suonata per la prima volta a New York nl 1933) prevede l’impegno di 13 esecutori e 40 percussioni. 

La chiusura spetta al canto e alla musica russa di Les noces, di Stravinskij. La storia narra di un matrimonio e per far si che il racconto si attenga il più possibile alla realtà, il compositore utilizza la ritualità dei lamenti e delle preghiere russe nella prima parte dell’opera, mentre nella seconda si dedica al racconto dell’allegria degli ospiti.

Ricordiamo come, anche in questo caso, il ritmo sia il cuore pulsante dell’opera.

Le parti solistiche sono affidate a:  

Anna Samuli, soprano e tra le cantanti più affermate della sua generazione, ha studiato violino e canto al Conservatorio di Mosca per poi esibirsi nei maggiori teatri del mondo come La Scala di Milano e il Metropolitan di New York.

 

Anna Goryachova, mezzosoprano che inizia la sua carriera musicale come pianista ed entrando solo il un secondo momento nella sezione Canto del Conservatorio di Stato. Inizia la sua carriera come solista dell’Opera da Camera di San Pietroburgo ma successivamente vede sviluppare la sua formazione artistica ed esponenziale principalmente in Francia;


John Irving, tenore definito tra i più interessanti della sua generazione grazie ai debutti avuti in alcuni dei più celebri teatri e festival del mondo. Studia canto alla Boston University’s Opera Institute per poi portare la sua arte da Atene, Nizza, Berlino, Salisburgo e New York.

 

Alexander Teliga, si forma come bassista presso l’Accademia musicale di Lvov in Ucraina e in seguito entra a far parte dell’ensemble vocale  dell’opera di Stato di Praga. Musicista dal talento inconfondibile, è stato ospite dei più prestigiosi teatri europei, quali : Teatro alla Scala di Milano, Royal Opera di Copenhagen, Staatoper di Berlino e altri.

Quanto è stato descritto viene reso possibile, come dicevamo inizialmente, grazie alla direzione di  Piero Monti e alla sua esperienza decennale nell’ambito della direzione artistica. La sua
competenza è stata arricchita dalle numerose e variegate esperienze che attraverso gli anni, hanno richiesto di girare l’Italia (Firenze, Palermo, Bologna..) e il mondo (Pechino e Parigi).

Chissà che queste note non possano toccare anche noi, conoscitori o profani, attraverso le originali melodie che sono chiamate e creare.

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