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Le grandi sfide per i piccoli comuni: un dibattito sugli scenari futuri

Le grandi sfide per i piccoli comuni: un dibattito sugli scenari futuri

Martedì 12 marzo 2024, presso l’aula Fanfani della facoltà di Economia dell’Università La Sapienza, si è tenuto un evento intitolato “Piccoli Comuni, Grandi Obiettivi – AICCRE e Università per lo Sviluppo delle Aree Interne italiane nell’Europa del Futuro“, il quale ha riunito un panel di esperti di diverse discipline per esplorare le sfide e le opportunità che si presentano a queste comunità.

Durante l’incontro, sono stati affrontati temi di grande rilevanza per il contesto attuale, come lo spopolamento dei piccoli comuni, l’invecchiamento della popolazione e il crollo demografico, indagati e analizzati sotto diverse prospettive, tra cui demografia ed economia.

L’evento è stato inaugurato dai saluti istituzionali di Giovanni Di Bartolomeo, preside della Facoltà di Economia, e di Donatella Strangio, direttrice del Dipartimento di Metodi e Modelli per il Territorio, l’Economia e la Finanza,.

Ecco il compito che noi vogliamo dare ai piccoli comuni: avere una visione di carattere più grande. Dobbiamo far capire loro che la storia è cambiata: non si può avere tutto nello stesso posto. Bisogna accettare il principio che ci debbano essere dei sacrifici. Per cui, chi non ha certe strutture sarà compensato in altro modo, in maniera tale che tutti possano avere un’opportunità per vivere in questi territori” ha sottolineato Milena Bertani, presidente dell’Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (AICCRE), nel corso della sua introduzione all’incontro.

Il dibattito, moderato da Roberta Di Stefano, ricercatrice in Statistica Economica dell’Università La Sapienza, ha visto la partecipazione di eminenti studiosi e rappresentanti del settore, tra cui Roberta Gemmiti, professoressa di Geografia Economica dell’Università La Sapienza, e Marco Robba, presidente della Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio (Lombardia), il quale ha portato la sua esperienza diretta nel campo dell’amministrazione locale, discutendo dei limiti, come quelli del trasporto e della mobilità, e delle opportunità, come quelle offerte da diverse associazioni di volontariato, del territorio del Lago di Como.

Tra i diversi interventi, spicca quello di Alessandra De Rose, professoressa di Demografia dell’Università La Sapienza, che ha analizzato l’importanza della gestione demografica per il futuro di queste comunità. La docente ha evidenziato l’impossibilità di sfuggire alla trappola demografica che affligge l’Italia, accennando, tuttavia, a delle misure per convivere con lo spopolamento e con una popolazione invecchiata che ha delle esigenze molto specifiche. Ai nostri microfoni, interrogata sul modo in cui i cittadini possano contribuire a contenere l’invecchiamento demografico, ha dichiarato che bisognerebbe iniziare ad avere un atteggiamento più aperto e coraggioso nei confronti dell’immigrazione, la quale ha permesso negli ultimi anni di contrastare questo fenomeno.

Di particolare rilevanza anche l’intervento di Giuliano Resce, professore di Economia Politica dell’Università del Molise, il quale ha offerto una prospettiva accademica sullo sviluppo economico delle aree interne, mettendo in evidenza analogie con situazioni simili in altre nazioni europee. In particolare, ha mostrato come la disuguaglianza tra regioni sia in crescita in quasi tutti i paesi europei, ad eccezione della Germania, sfatando il mito che la questione meridionale sia un’eccezionalità italiana.

Al termine dell’incontro, è stato siglato un importante protocollo tra AICCRE, Dipartimento MEMOTEF e Università del Molise, segnando così un passo significativo verso una maggiore collaborazione e coordinamento tra istituzioni accademiche e organizzazioni del settore pubblico.

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