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La Muef Art Gallery ospita la mostra “Astrazione 2.0: quattro personalità a confronto”

In mostra "Astrazione 2.0: quattro personalità a confronto", presso la Muef Art Gallery di Roma.

In mostra "Astrazione 2.0: quattro personalità a confronto", presso la Muef Art Gallery di Roma.

Alla Muef Art Gallery di Roma, martedì 10 luglio alle ore 18:30 è stata inaugurata la mostra intitolata “Astrazione 2.0: quattro personalità a confronto”. In esposizione circa trenta opere di quattro artisti italiani contemporanei, tra Astrazione Geometrica e Informale.

Quattro mini personali di 7-8 opere ciascuno degli artisti: Salvatore Alessi, Alberto Besson, Maria Luisa Ritorno e Laura Ziocchi, curate da Virgilio Patarini per Zamenhof Art in collaborazione con Muef Art Gallery. La mostra sarà visitabile fino al 20 luglio 2018: Aperta dal martedì al sabato, dalle 17 alle 20. Chiuso domenica e lunedì. L’ingresso è libero.

Oggetto dell’esposizione: Tra ragione e sentimento, ovvero tra Astratto Geometrico e Informale.

In questa mostra si narrano opere che vanno da una razionalità di strutture compositive di matrice spiccatamente geometrica a una ricchezza inquieta e sottilmente emotiva di stesure cromatiche e segniche di matrice più informale. Senza soluzione di continuità e con una teoria di passaggi “intermedi” in cui la geometria non ostacola, ma asseconda il pulsare dell’emozione che soggiace, e al tempo stesso ne scandisce il ritmo, passaggi che dimostrano, in maniera plastica ed evidente, che i due poli opposti – Astratto Geometrico e Informale, o, fuor di metafora, Ragione e Sentimento – non sono in realtà né davvero opposti né inconciliabili.

Nello specifico, le opere della Ritorno e della Zilocchi si dipanano intorno a linee curve e sinuose e stesure uniformi del colore che delimitano lo spazio e suggeriscono un fluire dell’essere, più concentrico nella Zilocchi che a tratti sembra alludere anche ad un universo alfabetico, più aperto ed eccentrico nella pittura della Ritorno che ci apre ad orizzonti visionari. Nell’arte di Besson le forme geometriche irregolari e policrome si frastagliano in un proliferare che suggerisce un ritmo inquieto e dinamico. Nelle ultimissime opere poi la narrazione si compone in più quadri nel quadro arricchendo la complessità senza perdere il senso complessivo di equilibrio e armonia. Analogo paradosso di “equilibrato disequilibrio” costituisce la cifra della pittura di Salvatore Alessi, in cui su di una struttura di linee oblique si incardinano guizzi di pittura gestuale o segnica o frammenti di pagine di giornale o altro che aprono il significato verso orizzonti di senso più complessi e stratificati.

Un’occasione per immergersi, attraverso quattro personalità a confronto, in un processo mentale mediante il quale si allontana, si estrae, una parte da un tutto visivamente percepito.

Alessia Tito

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