Dallo scorso giovedì 8 marzo fino a domenica 10 giugno, il Teatro dei Dioscuri al Quirinale presenta una mostra per ricordare il talento di una delle attrici romane più famose di tutti i tempi, Monica Vitti.
Il suo vero nome è Maria Luisa Ceciarelli, nata a Roma nel 1931. Ha una carriera cinematografica alle spalle di circa quarant’anni. Dalle interpretazioni drammatiche alla partecipazione alle commedie “all’italiana”, l’ex attrice fece la storia del cinema, insieme a molti altri suoi colleghi. Lei partecipò non solo a collaborazioni sul grande schermo ma anche a programmi televisivi, spettacoli teatrali, variando di personaggio in personaggio.
“La Dolce Vitti” si presenta come mostra multimediale e fotografica per ricordare i passaggi del successo della Diva per eccellenza. Ideata dall’Istituto Luce di Cinecittà e curata da Nevio De Pascalis, Marco Dionisi e Stefano Stefanutto Rosa. Fa tornare i nuovi spettatori e quelli di quei temp,i indietro nell’intero percorso di quarant’anni di spettacolo e cinema.
Le fotografie provengono da archivi pubblici, compreso quello dell’Istituto Luce, da quello dell’Accademia d’Arte drammatica Silvio d’Amico a quello del Centro Sperimentale di Cinematografia. Si citeranno frasi della stessa attrice tratte dai suoi libri e da interviste, in cui la sua voce “roca e sgranata”, è sempre riconoscibile.
Il percorso espositivo è suddiviso in tappe con temi differenti. Le tappe sono: il teatro, il doppiaggio, Michelangelo Antonioni (per cui l’attrice recitò parti drammatiche), il cinema comico, l’evoluzione di Monica Vitti come autrice e la TV.
L’elemento chiave di tutta la mostra sarà la stessa voce della Diva, che accompagnerà il pubblico per tutto l’arco dell’esposizione. Inoltre, verranno esposti e riprodotti molti filmati (cinegiornali, festival, interviste), su Monica Vitti in cui ci sono anche delle testimonianze di chi ha collaborato con l’artista. Tra questi: Dacia Maraini, Giancarlo Giannini, Michele Placido, Laura Delli Colli, Silvia Napolitano ecc.
Accompagnatore della mostra è il libro da cui essa trae ispirazione, “La Dolce Vitti”, creato dagli stessi ideatori dell’evento, con l’aggiunta di un’introduzione di Irene Bignardi.
Alla mostra si può accedere gratis dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18.
Sabina Marchetti