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Inaugurazione dell’Anno Accademico della Scuola di Dottorato in Archeologia

Nella giornata di ieri, lunedì 8 gennaio, nell’Aula del Partenone del Museo dell’Arte Classica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “La Sapienza”, si è svolta l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-2024 della Scuola di Dottorato in Archeologia.

La Scuola di Dottorato in Archeologia rappresenta l’unico dottorato totalmente dedicato all’Archeologia nel panorama universitario nazionale; ed è articolata in sei diversi curricula: Archeologia Classica, Archeologia Orientale, Archeologia e Antichità Post-Classiche, Archeologia Preistorica, Etruscologia, Topografia Antica.

L’inaugurazione  è iniziata con i saluti istituzionali della Magnifica Rettrice Antonella Polimeni e del Direttore di Dipartimento di Scienze dell’Antichità Giorgio Piras in cui si è ribadita l’importanza di valorizzare e tutelare questo unicum, anche in termini di dialogo come ha sottolineato la Magnifica Rettrice “dialogo tra passato, presente e, oso dire, futuro”. Il professor Giorgio Piras ha concluso esprimendo il sostegno da parte di tutto il Dipartimento al percorso di dottorato e facendo gli auguri per il suo quarantesimo anno di attività.

Prima dell’intervento degli ospiti, ha preso parola Maria Teresa D’Alessio docente ordinario di Metodologie della ricerca archeologica presso “La Sapienza” e coordinatrice della Scuola di Dottorato in Archeologia. La docente ha parlato delle ragioni di questa inaugurazione: per un fatto di comunità in primis “ far parte di questa comunità, di questa eccellenza, vuol dire far parte anche del suo mantenimento”, per evidenziare il ruolo  della cultura negli studi “ cultura è quanto concorre alla formazione dell’individuo sul piano intellettuale”.

La coordinatrice poi, si è soffermata sull’apertura rispetto alle tematiche relative all’innovazione e dalle nuove opportunità offerte dalla transizione digitale applicate all’ambito dell’archeologia e del patrimonio culturale “che ci hanno permesso di ampliare le nostre prospettive e di apportare un significativo sviluppo delle nostre conoscenze anche negli ambiti di interesse del Pnrr”.

Successivamente la docente ha presentato: Ennio Sanzi, storico e scrittore, Alessandro Naso docente di Etruscologia e Antichità Italiche presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II” e Marco Pacciarelli, anche lui docente di Protostoria Europea presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”. Gli ospiti hanno presentato i primi tre volumi della collana di Monografie di Scienze dell’Antichità: I mitrai di Ostia antica (2022) di A. Melega, Servizi di vasellame in bronzo dell’Agro Falisco (2023) di M. Zinni e il sito di Piani della Corona nel quadro del Bronzo antico del basso Tirreno (2023) di S. Marino.

A concludere l’inaugurazione, la lectio magistralis di Marcella Frangipane, docente di Preistoria e Protostoria del Vicino e Medio Oriente all’Università “La Sapienza” e prima donna in Italia a divenire membro della National Academy of Sciences, sul Ruolo della ricerca, delle scienze umani e sociali e dell’archeologia nella e per la società. Marcella Frangipane ha individuato, nel corso della sua lezione, le ragioni per cui le scienze umane e storiche, in particolare, hanno e dovrebbero avere nello sviluppo di una società consapevole e preparata al futuro. “Credo che per prima cosa si debba riflettere sulla necessità di riconoscere l’unità dell’attuale valore di tutte le scienze, guardando alla scienza con con la S maiuscola, come la conoscenza del mondo in tutti i suoi aspetti”. Ha concluso poi, rivolgendosi ai dottorandi in sala “io mi auguro che riflettiate sull’importanza di tutto questo e vi impegnate per affermare il vostro diritto dell’esercizio di una scienza libera”.

Infine, i saluti della coordinatrice della Scuola, Maria Teresa D’Alessio.

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