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“Gli Invisibili”, la mostra fotografica in ricordo delle vittime di mafia

Dal 7 novembre in Piazza del Campidoglio è possibile visitare La mafia uccide, il silenzio pure. GLI INVISIBILI ammazzati dalla mafia e dall’indifferenza, la mostra fotografica a cura di Lavinia Caminiti. L’esposizione è stata realizzata nel trentennale della morte dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ed è presentata da Roma Capitale con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.  Lo scopo della mostra è quello di sollecitare la memoria civile e collettiva, la quale è l’unico antidoto al rischio concreto del silenzio. L’esposizione ebbe il suo esordio nel 2014 a Palermo, e successivamente toccò molti luoghi della Sicilia e dell’Italia intera. Fu realizzata con la collaborazione del Procuratore della Repubblica Fernando Asaro. La mostra resterà a Roma fino al 30 novembre 2022.

“Noi tutti abbiamo l’obbligo e il dovere morale di ricordare e tramandare, soprattutto alle nuove generazioni, quanto accaduto. Perché è la memoria la condizione necessaria per continuare la nostra battaglia per la legalità e la giustizia, per onorare chi ha sacrificato la vita per questo. Ringrazio Francesco Greco, delegato alla legalità di Roma Capitale, e Lavinia Caminiti, fotografa e curatrice di questa mostra, per averla portata qui a Roma e messa a disposizione della cittadinanza e dei turisti. Tutti abbiamo il dovere di ricordare” ha dichiarato il Sindaco Roberto Gualtieri.

La mostra

Il lavoro d’indagine svolto da Caminiti tenta di risvegliare la coscienza del visitatore mettendo a confronto le immagini attuali di quei luoghi con le foto e gli articoli di stampa realizzati immediatamente dopo i tragici eventi. Questi attraversano un arco temporale che va dal 1909 al 2015. All’interno della mostra sono contenute le drammatiche e conosciutissime storie di Peppino Impastato, Don Pino Puglisi, Carlo Alberto Dalla Chiesa e Piersanti Mattarella.

Una particolare attenzione è rivolta ai tanti luoghi in cui magistrati, poliziotti e servitori dello stato hanno perso la vita. Gli Invisibili termina poi con le odierne immagini della Capitale dove nel 1993 la mafia sferrò ben quattro tragici attacchi allo Stato attraverso attentati dinamitardi. In conclusione vi è poi un’ultima sezione dal titolo Le Rose Spezzate, fortemente voluta dall’Associazione Nazionale Magistrati (ANM). Il titolo è tratto dal manifesto simbolo dell’ANM, che ritrae delle rose spezzate in due parti con accanto i nomi dei 28 magistrati assassinati dalla mafia, dal terrorismo e per causa di servizio. Grazie alla gentile concessione dei familiari delle vittime, Lavinia Caminiti completa questa lista con una galleria fotografica dei magistrati ripresi durante le scene di vita quotidiana.

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