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Il Flamenco secondo Matteo D’Agostino: esce ¡Aquí Me Encuentro!

Dopo una vita dedicata alla musica, al Flamenco, esce finalmente il primo disco da solista di Matteo D’Agostino, ¡Aquí Me Encuentro! (Eccomi Qui!)L’affermato chitarrista romano e compositore, che può vantare collaborazioni nel cinema, nella televisione e nel teatro come compositore, presenterà il suo primo lavoro indipendente il prossimo 7 aprile, al Teatro Lido di Ostia. Una “gestazione” durata diversi anni di carriera che lo riporta proprio nei palchi dei teatri, li dove tutto era iniziato: con Ascanio Celestini, attore e regista, infatti si esibisce nei maggiori teatri romani e nazionali, prima di conquistare il piccolo schermo, collaborando con StreamTV, Canale 5 e soprattutto la Rai.

D’Agostino, flamenguista romano, dunque rinnova la sua carriera con un disco che possa trasmettere la cultura e la passione che trasuda da quest’arte di marca andalusa: come spiega lui stesso sul suo sito, il Flamenco è una danza forte e suggestiva, una cultura viva che, declinata secondo il suo personalissimo punto di vista, può diventare un genere fruibile a tutti; il risultato è “un flamenco, molto fresco e melodico” con notevoli influenze di altri generi musicali, come il jazz, la musica classica e la bossa-nova.

In tutto otto tracce, che vedono la collaborazione del percussionista Luca Caponi e del polistrumentista cubano Juan Carlos Zamora e le suggestioni di tutti i maggiori stili interni al Flamenco: apre il progetto Visión, un brano decisivamente influenzato dal Tangos,  tributandolo ai visionari, a coloro che hanno saputo guardare l’orizzonte e raggiungerlo per conoscere nuovi mondi. Così come ha fatto Matteo D’Agostino, che durante i suoi lunghi viaggi in terra andalusa, ha appreso la cultura del posto, l’ha interiorizzata e l’ha rielaborata.

Altra traccia significativa è Nacer, la settima canzone del disco, che attraverso le sonorità e le peculiarità della Bulerias, racconta proprio la rinascita artistica attraverso la propria esperienza, i propri sapori musicali. Come ultimo brano “la festa”, la celebrazione: appunto, Fiesta è una Rumba che chiude il disco con toni molto distanti da quelli di una fine, piuttosto una “nuova nascita, il piccolo passo di un percorso che fa parte del lungo viaggio che è la vita”.

L’appuntamento è dunque fissato al Teatro Lido di Ostia, domenica 7 aprile a partire dalle 18, per un innovativo progetto di flamenco moderno, l’unico disco autoriale attualmente sul mercato italiano, qui il programma dell’evento.

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