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Dominique Wolton in cattedra per la Settimana della Sociologia

dominique wolton

La Settimana della Sociologia al Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale della Sapienza si è conclusa con una lectio magistralis di Dominique Wolton, direttore della rivista Hermès e già direttore dell’Insitut des sciences de la comunication du CNRS di Parigi. Wolton è anche l’autore del libro “Dio è un poeta. Un dialogo inedito sulla politica e sulla società“, scritto a quattro mani con Papa Francesco. Al centro dell’incontro, che si è svolto nella mattinata del 21 ottobre, il tema della comunicazione, e in particolare i suoi risvolti nei tempi della complessità sociale e tecnologica.

L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali di Bruno Mazzara, direttore del Coris, che si è detto felice di ospitare Wolton all’interno di un Dipartimento che pone al centro dei suoi studi temi che l’ospite ha trattato nel corso della sua lunga carriera. Mihaela Gavrila ha invece introdotto la lectio riassumendo il curriculum del professore francese, ricordandone il “percorso ricchissimo con tantissime pubblicazioni sui più variegati temi della comunicazione, anche nella sua dimensione professata”.

Ha quindi preso la parola Dominique Wolton, che ha subito introdotto uno dei temi da lui considerati: la coabitazione. “Coabitare – ha spiegato – non significa necessariamente volersi bene, ma rispettarsi e trovare un punto in comune”. È proprio da questo assunto, a suo avviso, che scaturisce il concetto di negoziazione, che è “quello che ci permette di evitare le guerre”. E la pace che “da 60 anni regna in Europa, nonostante i numerosi eurofobi, ne è un esempio visibile”. In questa “incomunicazione”, che inevitabilmente porta alla negoziazione, risiede “la vera natura della comunicazione”. L’incomunicazione, infatti, “non è negativa – precisa Wolton –, anzi è positiva e necessaria”.

“Non ci può essere comunicazione senza informazione – ha aggiunto Wolton –, ma non può esserci messaggio senza relazione: è soltanto nella relazione con l’altro che il messaggio acquisisce senso”. Tanto l’informazione quanto la comunicazione, però, sono necessarie, “e mai bisogna separarle”, anche perché “senza libertà di comunicazione non può esserci libertà di informazione”. E proprio perché si basa sulla relazione con gli altri, “la comunicazione è una questione sempre politica e mai soltanto tecnologica”. Coabitare, quindi, significa “ammettere ontologicamente che l’altro esiste e prendere la decisione di rispettarlo, anche non trovandosi d’accordo e non volendosi bene”.

Al termine della sua relazione, ha avuto inizio un dibattito, moderato dal vaticanista Rai Stefano Girotti, a cui hanno preso parte alcuni esperti, che hanno approfondito i temi della comunicazione trattati da Wolton considerandoli dal punto di vista delle diverse discipline di cui essi sono studiosi. Sono intervenuti Giovanni Ciofalo, che ha considerato gli aspetti legati ai social, Elena Valentini, che si è soffermata sugli aspetti legati al giornalismo e alle sue nuove forme di innovazione, Christian Ruggiero, che ha illustrato il punto di vista della comunicazione politica, Laura Minestroni, che ha analizzato i temi con l’occhio della sociologia, e Roberto Velardi, che ha infine considerato gli aspetti legati alla sostenibilità.

Le interviste di Francesco Cucci

      Intervista a Bruno Mazzara
      Intervista a Stefano Girotti
      Intervista a Roberto Velardi

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