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CHIMIconosce… breaking barriers in Science

CHIMIconosce è un evento organizzato dal Dipartimento di Chimica dell’Università La Sapienza di Roma in occasione della IUPAC Global Women’s Breakfast (#GWB2023), che si terrà in contemporanea mondiale in concomitanza con la Giornata delle donne e delle ragazze nella scienza delle Nazioni unite.

Il global women breakfast, venne organizzato per la prima volta nel 2019 dalla IUPAC, la più grande società internazionale di chimica.
L’obiettivo della Colazione globale delle donne (GWB) è quello di stabilire una rete attiva di persone di tutti i sessi per superare le barriere all’uguaglianza di genere nella scienza. Il tema di #GWB2023 è “Rompere le barriere nella scienza”. Gruppi di tutti i tipi di organizzazioni scientifiche dalle scuole superiori, alle società scientifiche, università, aziende, governi e organizzazioni non governative sono invitati a ospitare eventi. Nel 2023, GWB è anche un evento di punta del Anno Internazionale delle Scienze di Base per lo Sviluppo Sostenibile riunendo persone di tutte le discipline scientifiche.

A coordinare questo evento per la Sapienza è Daniele del Giudice, dottorando di chimica.
Il primo intervento di questa giornata, all’insegna delle donne nella scienza, è un collegamento con l’evento organizzato dalla Società chimica Europea, che si occupa di questioni relative all’ambito chimico europeo (EuChemS). Prosegue l’evento con la prima ospite, Mirella Orsini divulgatrice scientifica in Italia e Gran Bretagna e presidente dell’associazione “Donne nella Scienza”, nel corso del suo intervento la dottoressa Orsini, racconta le scienziate tra passato e futuro soffermandosi su coloro che hanno fatto la storia della scienza, nel periodo che va tra il 700′ e l’800′, in quell’epoca le donne potevano addentrarsi nel mondo della scienza solo come divulgatrici, mestiere considerato secondario dagli scienziati dell’epoca. Le donne a quei tempi venivano educate alle materie scientifiche a scopo matrimoniale, poiché gli scienziati avevano bisogno di aiuto e dunque le donne potevano aiutarli. La prima donna di cui ci parla la Orsini si trova nella copertina di Elementi della filosofia di Newton, dove possiamo notare la presenza di tre figure: Newton, Voltaire e una donna, la divulgatrice scientifica Emilie du Chatelet, che riflette il sapere scientifico da Newton a Voltaire. Emile per molto tempo sarà ricordata solo come l’amante di Voltaire, ma fu molto importante per la scienza, innanzitutto sarà l’unica donna ammessa al caffè vietato per donne, ed inoltre con il suo contributo scientifico anticiperà l’esistenza delle radiazioni infrarosse. Mary Somerville è la seconda protagonista del discorso della Orsini, prima a diventare membro della Royal Astronomical Sociey con Caroline Herschel, inoltre verrà definita la regina della scienza e la prima persona ad esser definita scienziato nel 1834.

Successivamente all’evento si è susseguita un’intervista a quattro con Maria Chiara Di Gregorio (Rita Levi Montalcini programme), Marika Di Berto Mancini (PhD student), Francesca Aulenta (Senior Product Manager, BASF) e Valentina Quadrini (Head of Quality & Qualified Person, AlfaSigma). Nel corso dell’intervista le chimiche hanno avuto modo di raccontarsi rispondendo alle seguenti domande: come è nato l’amore per la scienza, cosa amano del loro lavoro e soprattutto se abbiano mai subito discriminazioni di genere.

Ma la scienza non è materia esclusivamente accademica, difatti, è anche al centro anche del mondo cinematografico, ma molto spesso quando si parla di scienza e cinema, raramente si fa riferimento a figure femminili, in quanto rappresentati del settore. Ed è proprio di questo che ha parlato Chiara Biagini nel suo intervento “Donne STEM nel cinema: role model o stereotipi?” Nel corso del quale ha analizzato come le scienziate venissero rappresentate all’interno delle pellicole cinematografiche, coinvolgendo gli studenti in aula attraverso un test. I film analizzati erano quattro: Jurassic Park, Thor, Interstellar eDon’t look up. Infine, Federico Frateloreto con il suo intervento “Premio Nobel in un click! Carolyn Bertozzi e la chimica bio-ortogonale” ha spiegato il progetto della Bertozzi e cosa fosse la chimica bio-ortogonale.

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