La mostra “Egizi – Etruschi da Eugene Berman allo scarabeo dorato” si avvicina ai disabili. Giovedì 15 marzo, dalle 16:00 alla Centrale Montemartini, sarà possibile visitare l’esposizione con un particolare percorso tattile-sensoriale.
L’iniziativa rientra nel progetto “Musei da toccare”, pensato per favorire l’accessibilità dell’arte da parte dei disabili in tutti i Musei Comunali di Roma.
Il percorso sarà fatto di racconti ed esplorazione tattile dei reperti. Un modo per conoscere qualche segreto in più sugli Egizi e sugli Etruschi, anche toccando con mano gli oggetti indispensabili ai loro usi e rituali. Un’esperienza tattile fondamentale per i non vedenti. Ad accompagnare gli ospiti sarà l’Egittologa – e curatrice della mostra – Massimiliana Pozzi, che chiuderà la visita con l’analisi dei modelli tattili in scala di una tomba egizia, di un’abitazione e di oggetti provenienti dalla tomba di Deir el Medina in Egitto.
L’obiettivo è quello di confrontare le due grandi civiltà del Mediterraneo. E di farlo grazie ai reperti rinvenuti in un recente scavo archeologico a Vulci – in provincia di Viterbo – oltre che con quelli egizi della Collezione Berman e le opere in prestito dalla Sezione Egizia del Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
“Musei da toccare” è stato voluto dal Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale e va avanti da qualche mese. È un programma che coinvolge una buona parte dei Musei Civici di Roma. Oltre all’appuntamento di giovedì al Centro Montemartini, prevede la possibilità di visitare 26 capolavori alla Galleria d’Arte Moderna di Roma e la presentazione in Lingua Italiana dei Segni di molte opere del Sistema dei Musei Civici. Il programma completo può essere consultato sul sito internet di “Musei in Comune”.
La realizzazione di musei “senza frontiere” è uno degli ambiti più problematici nell’opera di abbattimento delle barriere sensoriali e architettoniche. Negli ultimi anni, si sono fatti passi avanti sia per i non vedenti ed ipovedenti, sia per i non udenti. Rimane necessario uno sforzo per integrare queste esperienze nel sistema museale nazionale e non limitarle a singole iniziative.