RadioSapienza

Il Futuro Ascoltalo QUI. La radio ufficiale della Sapienza

“A caval Donato”, il nuovo singolo di Disagio

Archiviata l’estate e lasciatosi alle spalle il suo singolo da 41.001 mila visualizzazioni “Spiaggia Libera”, il punkautore campano Donato Ciao alias Disagio, torna a fare musica con un nuovo singolo, online su tutte le piattaforme digitali dal 12 ottobre 2022, dal titolo “A caval Donato”, titolo che rinvia alla celebre frase proverbiale, ma, che si configura anche come una frase di stampo autobiografico, dato che riprende il nome dell’artista e sicuramente non sarà stata una coincidenza tale scelta, visto che la canzone narra proprio il vissuto di Disagio, come un vero e proprio racconto autobiografico.

Ma chi è Disagio? Per parlare delle sue canzoni e comprenderle, è necessario prima fare un passo indietro e calarci dentro la vita del giovane artista classe 90′. Disagio nome d’arte di Donato Ciao, nasce in Campania in una provincia che Carlo Levi, nel suo romanzo, definì la città dove Cristo si è fermato, Eboli. Sin da quando era bambino il suo cognome gli ha permesso di sperimentare il disagio, visto le continue battute a riguardo e da qui in poi forse deriva la scelta del suo attuale nome d’arte. Dal 2007 fino al 2012 fa parte del trio “Hot Fetish Divas”, di cui è frontman e con cui pubblica, con l’etichetta Garage Records DIY, lo split album “My daddy was a serial killer!” l’EP “Songs for a trip” nel 2010 e il disco “Natural Inclination for Pussy”, prodotto da Antonio Moky Di Sarno nel 2011.

Dopo 10 anni di pausa dal mondo della musica ritorna sulla scena, ma questa volta da solo, con il moniker “DISAGIO” e ad aprile esordisce con l’ EP “Disagio EP. Il suo ritorno è segnato dalla presenza di testi provocatori e narranti la generazione di oggi, che vive in bilico tra presente, passato e futuro, tra ciò che era e ciò che sarà, una generazione che vive in un turbinio di emozioni.

Il suo nuovo singolo “A caval Donato” narra la vita dell’artista come un corridoio lungo e insidioso, un cantiere in continua costruzione, parole che non sono solo autobiografiche, ma, se ci pensiamo toccano tutti. La vita non è mai pre-costruita, ma è un continuo mettersi in discussione, scegliere e anche sbagliare, anche se Disagio non considera tutto ciò che la società ha ormai schedato come sbagliato, ad esempio: trovarsi al posto giusto nel momento sbagliato, accelerare quando invece c’è da frenare, aver perso treni ed occasioni per avere inseguito una passione… come una black list o errori vitali, ma come una medaglia da esporre con fierezza sul petto di chi è arrivato ad essere ciò che è, nonostante tutto, proprio come il proverbio afferma non sarebbe educato fare commenti sulla qualità dei regali della vita.

L’essenza della canzone, ovvero il racconto delle insidie della vita, viene ripreso in maniera brillante dal videoclip online dal 17 ottobre 2022 su YouTube, i registi Omar Zulle e Francesco Nunziante hanno perfettamente rappresentato, ciò che Disagio vuole trasmettere attraverso la sua musica, ovvero quanto sia sottile il confine tra gioia e dolore.

Nel corso della nostra vita passiamo infatti facilmente da un capo all’altro di queste dicotomiche emozioni, come se tra le due vi fosse un velo trasparente impercettibile, che ci offusca la vista e tale impedimento viene rappresentato nel video da un telo trasparente, che impedisce a noi spettatori di vedere con nitidezza Disagio, così come a lui di vedere oltre esso, possiamo solo immaginare cosa ci sia. Nel corso del videoclip Disagio si ritrova a pronunciare le frasi più dure e significative del testo, con il volto contro il telo velato, come a voler rompere questo confine attraverso le sue parole, non sa cosa gli aspetterà se il velo dovesse crollare, ma, la felicità dice il giovane cantautore è accettare se stessi e ciò che verrà, senza aver paura di aprire le porte della vita, o in questo caso rompere il velo delle nostre emozioni.

Disagio con questo nuovo singolo ha messo a nudo la sua vita e quella di tutti i giovani, per lui musica è sopravvivenza e forse è per questo, che dentro i suoi testi c’è sempre un po di autobiografia. Per lui scrivere canzoni significa sopravvivere, anche se ammette di continuare a non saper suonare bene la chitarra, definendo sè stesso, come un’incontro tra Rino Gaetano e Joe Stummer ubriachi in un bar ma forse continua poteva andare peggio. Con “A caval Donato” continua il percorso di Disagio verso la realizzazione del suo nuovo disco che uscirà nel 2023.

Disagio-A caval donato

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi