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Cabin Art, un progetto artistico di rigenerazione urbana

Lo scorso 26 gennaio è stata inaugurata a Roma in piazza di Villa Carpegna la seconda opera site specific di Cabin art, il progetto pilota di rigenerazione urbana promosso dall’Ufficio di Scopo Politiche Giovanili in collaborazione con Zètema Progetto Cultura. 

Roma è già di sua natura un museo a cielo aperto, ma come tutte le grandi città ospita anche edifici danneggiati. Questo progetto creativo e innovativo è stato proposto per ridare vita ad alcune di queste opere, in particolare a 6 cabine dismesse della Polizia Locale. Gli artisti si occuperanno di riqualificarle attraverso interventi di arte figurativa e di street art.

I giovani protagonisti, autori delle 6 opere totali, sono stati selezionati dall’apposita commissione di Roma Capitale – composta da esperti del Maxxi, della Sovrintendenza Capitolina e di Zètema Progetto Cultura – che ha valutato le migliori 6 proposte tra le 68 che hanno partecipato all’avviso pubblico Cabin Art.

Tra i suoi obiettivi anche quelli di valorizzare la relazione con il territorio in cui le cabine sono situate nel rispetto del patrimonio culturale, storico e artistico; di esprimere integrazione e rispetto delle differenze; di potenziare le tematiche legate all’ambiente, alla natura e alla sostenibilità.

All’iniziativa sono intervenuti Lorenzo Marinone, delegato del Sindaco alle Politiche Giovanili, e Sabrina Giuseppetti, Presidente del XIII Municipio. Presenti anche gli artisti realizzatori dell’opera, il duo Motorefisico composto da Lorenzo Pagliara e Gianmaria Zonfrillo.

Per l’intervento pittorico sui quattro lati della cabina situata in Piazza di Villa Carpegna, il duo artistico ha scelto un pattern geometrico, elemento che connota la propria cifra stilistica. Il disegno, realizzato in bianco e nero, si ispira alle composizioni geometriche che a partire dalle trame decorative / astratte del mosaico romano, hanno poi costituito uno dei tratti caratteristici sia della storia antica che moderna del nostro paese e più in particolare della città di Roma, passando per il periodo michelangiolesco e arrivando a Carlo Maderno. Più di recente questo pensiero compositivo è stato ripreso anche da alcuni architetti laziali. Lo schema di decorazione della cabina è quello del camouflage: il pattern che la “veste” con questo nuovo abito, esalta le qualità volumetriche della struttura, esaltandone le linee e trasformando radicalmente l’oggetto in questione.

La prima opera, Ianus, dell’artista ADR (Andrea Piccinno) è stata disvelata lo scorso 16 gennaio in via Petroselli, angolo via Vico Jugario. Nei prossimi giorni verranno inaugurati anche gli altri 4 interventi artistici realizzati su altrettante garitte dismesse: sulla Cabina 1 in Piazza Vittorio Emanuele II (Municipio I) l’opera Up to You di BiceLuna (Federica Mancini); sulla Cabina 3 in Via Casilina/Via di Tor Pignattara (Municipio V) il lavoro Rifiorire di NIAN (Eugenia Chiasserini); sulla Cabina 4 in Piazzale Labicano (Municipio VII) l’opera Al suono di Roma di Leonardo Crudi; sulla Cabina 5 in Circonvallazione Gianicolense/Via Ottavio Gasparri (Municipio XII) l’intervento The Pinkish Box di Vittorio Pannozzo. 

Per vedere i progetti e le note biografiche degli artisti, esplorare il seguente link:

https://www.comune.roma.it/web/it/notizia.page?contentId=NWS1006306

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