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Al via alla Sapienza il FRU – Festival delle Radio Universitarie 2024

Il Nuovo Teatro Ateneo ha ospitato in mattinata la cerimonia di apertura, seguita da una testimonianza di Renzo Arbore. Ricco programma di incontri, workshop, laboratori e contest fino a sabato 18 maggio. Il tema di questa edizione è “Reti, Innovazione, Sostenibilità, Inclusione. Le radio universitarie come laboratorio di società”

Si è ufficialmente aperto oggi, giovedì 16 maggio, al Nuovo Teatro Ateneo della Sapienza Università di Roma, il FRU – Festival delle Radio Universitarie 2024. L’evento è promosso per la prima volta dalla Sapienza Università di Roma, con la sua emittente, RadioSapienza, insieme a RadUni – Associazione delle radio e degli operatori mediali universitari. Il tema portante dell’edizione 2024 del FRU, che si posiziona in un momento importante per la radiofonia italiana, che festeggia i suoi cento anni di vita, è “Reti, Innovazione, Sostenibilità, Inclusione. Le radio universitarie come laboratorio di società”.

La manifestazione è stata inaugurata in mattinata dalla cerimonia di apertura, coordinata da Pietro Sorace e Ludovica Marafini di RTL 102.5. “Questa occasione – ha dichiarato in un videomessaggio Antonella Polimeni, Magnifica Rettrice della Sapienza – è importante per la nostra Università e per le università Italiane tutte, per riflettere sul ruolo dei media quali amplificatori dell’espressività giovanile, ma anche come interfaccia con la società per rendere più visibile e viva la produzione culturale e scientifica dell’università. Le radio universitarie possono diventare, infatti, colonna sonora del cambiamento e dell’avvicinamento del mondo della scienza e della cultura ai territori”. “Esse – ha aggiunto Polimeni – hanno nel proprio DNA, accanto alla valorizzazione della creatività degli studenti, dei docenti e del personale e alla promozione di iniziative di servizio per la comunità universitaria, l’apertura verso il territorio e il dar voce a tutte quelle attività che attualmente s’iscrivono nella Terza Missione dell’Università”. “Permettetemi di prendere in considerazione l’esempio di Radio Sapienza, che conosco più da vicino – ha affermato la Rettrice -. Palestra formativa per generazioni di studenti, molti dei quali sono oggi qui in qualità di professionisti di rilievo della radiofonia italiana, RadioSapienza nata nel 2005 da una  collaborazione didattica e scientifica con RadioRai, si è posta come soggetto di terzietà e luogo di dibattito pubblico, dando spazio, sia attraverso il sito e i social network, sia all’interno della programmazione informativa e dei singoli programmi di infotainment, a tante delle iniziative considerate rilevanti sia per la comunità Sapienza sia per le istituzioni e la cittadinanza con la quale Sapienza interloquisce continuamente, sempre nel rispetto della  pluralità di voci che caratterizza un’istituzione come l’Università”.

Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, ha sottolineato come il 2024 sia l’anno in cui, oltre ai cento anni della radio, si celebrano i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi. Aurigemma, secondo cui “la radio dà la possibilità di confrontarsi”, ha inoltre ricordato la figura di Antonio Megalizzi.

Giacomo Lasorella, Presidente dell’AGCOM, ha evidenziato l’attenzione dell’Autorità nei confronti del mezzo radiofonico e ha posto l’accento sulla capacità della radio di rinnovarsi.

“Siamo contenti di partecipare alla vostra festa”, ha dichiarato Rosario Donato, Direttore Generale di Confindustria Radio Televisioni, soffermandosi nel suo intervento sull’importante ruolo nella società delle imprese del settore radiotelevisivo.

“Ho ancora nel cuore la festa dello scorso anno”, ha affermato Dino Mastrocola, Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, che nel 2023 ha ospitato il FRU.

Alberto Marinelli, Direttore del Dipartimento Comunicazione e Ricerca Sociale e Prorettore alle Tecnologie innovative per la Comunicazione della Sapienza, ha osservato, parlando della radio, “la capacità del medium di evolvere” e di adattarsi all’ambiente mediale che si trasforma.

“Questo Festival, che si svolge nell’anno delle celebrazioni dei cento anni di Radio – ha dichiarato Mihaela Gavrila, Responsabile Scientifico del Medialab/RadioSapienza e vicepresidente di RadUni, è frutto di tanti incontri e della fertilizzazione tra saperi e pratiche, tra realtà private e pubbliche, tra università, tra generazioni”. “La Radio assume le sembianze di un mezzo trasformativo – ha aggiunto Gavrila -, molto simile a quelle che sono le mission dell’università e dell’educazione, più in generale: che deve generare assimilazione e cambiamento, modificazione nei comportamenti e negli atteggiamenti”.

Marco Benvenuti, Direttore del Centro Crea-Nuovo Teatro Ateneo, ha affermato di avere accolto con entusiasmo la proposta di svolgere il Festival nel Teatro: “Il Teatro è un luogo di alto valore simbolico che nel corso dei passati decenni è stato protagonista della cultura universitaria e cittadina. Si tratta, oggi, di farne un luogo aperto, plurale e vivo, ricco di eventi innovativi e sperimentali”.

“Le radio universitarie sono il luogo in cui per le nostre studentesse e i nostri studenti vale la pena investire il proprio tempo, a prescindere dalla logica del credito – ha osservato Christian Ruggiero, Responsabile Scientifico MediaLab/RadioSapienza -. E quando hai trovato un territorio in cui per loro vale la pena perdere tempo, allora vale la pena di coltivarlo”. In conclusione, Carlo Pahler, Presidente di RadUni, ha auspicato lo sviluppo di un legame tra il mondo delle radio universitarie e le scuole superiori.

Protagonista della prima giornata del FRU 2024 è stato Renzo Arbore, che in un videomessaggio ha ripercorso alcuni importanti momenti storici della radio italiana vissuti in prima persona. A seguire è intervenuto Dario Salvatori, giornalista, critico musicale e responsabile artistico del patrimonio sonoro della Rai. La mattinata si è chiusa con Marco Presta e Antonello Dose, giornalisti e conduttori de “Il Ruggito del Coniglio” di Rai Radio 2, intervistati dagli operatori delle radio universitarie.

Nel pomeriggio si sono svolti due panel. Il primo, “Nuovi universi sonori per una nuova società. Il ruolo della radiofonia in Italia”, moderato da Maria Paola Raiola, giornalista e conduttrice RTL 102.5, e Giorgio D’Ecclesia, fondatore e CEO Radiospeaker.it, si è articolato in due parti: “I numeri della radio in Italia e in Europa”, a cui hanno partecipato Andrea Veronese (responsabile dell’Osservatorio Confindustria Radio Televisioni) e Albino Pedroia (docente dell’Università Sorbona di Parigi); “Le Sfide per i broadcaster”, in cui sono intervenuti Anna Maria Genzano (direttrice delle Relazioni Interne, Esterne e Affari Istituzionali di RTL 102.5), Marco Lanzarone (direttore di Radio Digitali Specializzate e Podcast Rai), Cesare Sordi (direttore generale di Radio Mediaset), Massimiliano Montefusco (general manager di RDS Radio Dimensione Suono) e Federico Silvestri (direttore generale Media & Business del Gruppo 24Ore).

“100 anni di Radio, 100 anni di storia Italiana” è invece il titolo del secondo panel pomeridiano, moderato da Simona Sala, direttrice di Rai Radio 2. Hanno preso parte al dibattito Rosario Alfredo Donato (direttore generale di Confindustria Radio Televisioni), Giorgio Simonelli (professore e critico della radio e della Tv), DJ Ringo (disc jockey, conduttore radiofonico e televisivo), Andrea Borgnino (responsabile Podcast originali di Radio Rai); Marta Perrotta (professoressa presso l’Università Roma Tre), Marino Sinibaldi (giornalista, critico letterario e conduttore radiofonico) e Federica Gentile (direttrice di Radio Zeta e docente alla Sapienza Università di Roma).

A seguire ha avuto luogo il workshop con laboratorio teatrale “La rinascita digitale del Radiodramma. 100 anni dopo”, tenuto da Andrea Borgnino (responsabile Podcast originali di Radio Rai), Roberto Scarpetti (regista, scrittore e sceneggiatore) e Francesco Anzalone (regista e autore). Al workshop hanno partecipato studenti – attori della Sapienza.

In serata ha preso il via la prima fase della “Speaker challenge”, il contest per eleggere il/la migliore speaker delle radio universitarie.

Il FRU 2024 proseguirà fino a sabato. La giornata di domani, venerdì 17 maggio, si aprirà alle ore 9,30 con il panel “Dai territori al ‘Laboratorio Europa’. Le università raccontano il Paese e il mondo”. Il panel delle ore 10,45 sarà invece incentrato su “Musica, diritti, equità. Le radio Universitarie tra creatività e cultura della legalità”.

Dalle ore 12 alle 13,30 il Nuovo Centro Ateneo sarà collegato con la diretta della trasmissione di Rai Radio 2 “Non è un paese per giovani”, condotto da Massimo Cervellini e Tommaso Labate e curato da Daria Ragazzini, con Savino Bonito in regia ed Elisabetta Farina in redazione.

Tre i panel del pomeriggio: alle ore 14,45 “La Radio è di parola. L’informazione radiofonica ai tempi della complessità sociale e delle fake news”; alle ore 15,45 “La radio è delle donne? Professionalità femminili nella radiofonia italiana”; alle ore 17 “Ricerca musicale, innovazione e programmazione radiofonica”.

Seguirà un momento per ricordare Ernesto Assante, critico musicale, giornalista, intellettuale e professore a contratto Sapienza. Claudia Mazzola, Presidente di Rai Com, presenterà Verso le stelle – 150 canzoni per sentirsi vivi, l’ultimo libro scritto da Assante, pubblicato da Rai Libri. Il  volume rappresenta un viaggio che il giornalista ha realizzato con una playlist di canzoni che vanno da “Heroes” di David Bowie a “Now And Then” dei Beatles, passando per indimenticabili brani come “Il cielo in una stanza” (Mina), “Bohemian Rhapsody” (Queen), “Start Me Up” (Rolling Stones), “E la luna bussò” (Loredana Berté). Capolavori che hanno segnato la storia della musica.

La mattinata di sabato 18 maggio vedrà protagonista, alle ore 11,30, Pierluigi Diaco, giornalista, autore e conduttore radiofonico e televisivo, intervistato dagli operatori delle radio universitarie. Alle ore 12,30 si terrà il panel “We tell stories. Dal flusso al podcast, l’humus delle narrazioni”.

Due i panel in programma nel pomeriggio: alle ore 15,15 “Lo sport come contenuto pregiato della radio”; alle ore 16,15 “Il mezzo leggero. Le ibridazioni, dalla Radiovisione ai social Network Site e all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale”.

Dalle 17,30 fino a tarda sera si svolgeranno la fase conclusiva della “Speaker challenge” e la premiazione dei contest per “Miglior programma radiofonico” e “Miglior podcast originale” delle radio universitarie. Alle ore 22 avrà luogo la cerimonia di chiusura.

Il FRU – Festival delle Radio Universitarie 2024 è trasmesso integralmente in diretta sul canale YouTube di RadioSapienza (https://www.youtube.com/@RadioSapienzaWebradio), in streaming sul sito di Confindustria Radio Televisioni (https://www.confindustriaradiotv.it/) e, grazie ai consorzi Media, Space e Go DAB, presenti in molte regioni italiane, anche in diretta DAB+ sul canale “.SYSTEM”.

Continui aggiornamenti sono disponibili sulle pagine Facebook e Instagram di RadioSapienza e di RadUni.

Ulteriori informazioni e il programma dettagliato del FRU 2024 sono consultabili sulla pagina web https://www.raduni.org/fru-2024/ e su https://news.uniroma1.it/16052024_0930.

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