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Confronto e soluzioni: come affrontare il fenomeno dello stalking

Confronto e soluzioni: come affrontare il fenomeno dello stalking

Il convegno “Prevenire e combattere lo stalking: profili giuridici, psicologici e culturali“, svoltosi il 30 gennaio presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza di Roma, ha rappresentato un momento cruciale di riflessione e discussione su un tema di crescente rilevanza sociale. Organizzato dal Comitato Unico di Garanzia in collaborazione con il Centro Sistema Bibliotecario di Sapienza, l’evento ha visto la partecipazione di una vasta gamma di relatori provenienti da diversi ambiti disciplinari, tra cui giuristi, psicologi e operatori psicosociali. Al centro delle discussioni, la necessità di affrontare lo stalking attraverso interventi multidisciplinari.

L’evento è stato aperto dalla professoressa Anna Maria Giannini, docente di psicologia presso l’Università Sapienza di Roma, che ha evidenziato l’importanza di iniziative come questa nel sollevare questioni cruciali come lo stalking. In qualità di delegata per le pari opportunità dalla Rettrice Antonella Polimeni, ha introdotto il dibattito ringraziando i presenti, gli organizzatori e il preside della Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione, Tito Marci. Quest’ultimo ha sottolineato l’urgente necessità di affrontare il fenomeno dello stalking su più fronti: sociale, culturale, psicologico e giuridico. Successivamente, la Presidente del Comitato Unico di Garanzia, Giuliana Scognamiglio, ha delineato i diversi ambiti del tema su cui i relatori hanno focalizzato le loro discussioni, presentandone i nomi.

Gli interventi degli esperti

Il Professore Ilario Alvino, esperto di Diritto del Lavoro all’Università Sapienza di Roma, ha esaminato il tema delle molestie sul luogo di lavoro, evidenziando l’origine del termine “stalking” nel diritto penale e analizzando il ruolo del diritto nazionale nel contrastare tali comportamenti attraverso molteplici strumenti. Il suo intervento ha posto l’accento sull’importanza della prevenzione e della promozione di una cultura aziendale che garantisca un ambiente lavorativo sicuro.

Ruben De Luca, psicologo, criminologo e autore, ha offerto una prospettiva provocatoria sugli stereotipi di genere e sul coinvolgimento delle donne in relazioni patologiche. In particolare, ha evidenziato le differenze comportamentali tra i sessi, mettendo in luce la complessità delle dinamiche che portano allo stalking.

Federica Giandinoto, funzionaria amministrativa presso il Centro Sistema Bibliotecario Sapienza, ha approfondito le psicopatologie che possono affliggere gli stalker, come il disturbo borderline di personalità e il disturbo ossessivo compulsivo, e il loro impatto sulle relazioni umane. Nella sua analisi, ha contestualizzato queste patologie nel quadro del reato di stalking, spiegando le origini del fenomeno e descrivendone le caratteristiche.

Melania Celi, psicologa presso il Telefono Rosa, centro antiviolenza della Sapienza, ha portato l’attenzione sulla prospettiva delle vittime di stalking, mettendo in evidenza l’entità degli effetti devastanti del fenomeno. Proseguendo, ha illustrato le strategie adottate dalle vittime per affrontare tali dinamiche e le sfide e opportunità di protezione per coloro che si trovano coinvolte in situazioni del genere.

Giorgia Ortu La Barbera ha sottolineato l’importanza degli spazi di ascolto, come quello istituito presso la Sapienza, dove ricopre il ruolo di Consigliera di fiducia contro le molestie, un fondamentale punto di riferimento per la comunità universitaria. Durante il suo intervento, ha condiviso un caso di stalking verificatosi nell’ambito dell’ateneo, evidenziando la natura della sua attività: fornire un sostegno esterno all’università a coloro che necessitano di confronto e e di segnalare situazioni relative alle molestie, specialmente quelle di natura sessuale.

Ezio Tarantino, direttore del Centro Sistema Bibliotecario Sapienza, e Elisabetta Tamburini, direttrice delle Biblioteche di Filosofia e di Lettere e Culture Moderne, hanno presentato un innovativo progetto di Terza Missione denominato “Lib(e)riaMoci”. Realizzato in collaborazione con l’associazione “Differenza Donna”, si concentra sulla creazione di spazi culturali contro la violenza delle donne. Questo progetto prevede laboratori che coinvolgono i bambini, organizzati presso le case rifugio delle donne vittime di violenza, e visite nei teatri, musei, parchi e in altri luoghi pubblici. L’obiettivo è promuovere una riflessione sul tema della violenza di genere e sostenere le donne vittime nel loro percorso di recupero dell’autonomia. La referente di “Differenza Donna”, Sabrina Frasca, ha concluso gli interventi, delineando il percorso dell’associazione dalle sue origini alle attività attuali, sottolineando il valore della collaborazione con l’ateneo.

Riflessioni finali

L’intervista con la professoressa Anna Maria Giannini ha evidenziato le numerose sfide nel contrastare lo stalking, sottolineando l’importanza della cultura, della formazione e dell’educazione pubblica nella prevenzione del fenomeno. Si è lanciato un appello alla responsabilità sia delle donne che degli uomini nell’instaurare relazioni basate sul rispetto reciproco. In chiusura, è stato lodato l’impegno attivo dell’Università Sapienza nella promozione di una cultura della non violenza, che contribuisce a rendere orgogliosa l’intera comunità universitaria.