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“Refugees and migrants”: il convegno politicamente scorretto di M8 alliance in Sapienza

In un momento storico come questo che stiamo vivendo in cui il dibattito sui migranti e i rifugiati (refugees and migrants) è caldissimo, affrontare il tema da un punto di vista accademico e medico provando così a decostruire il racconto filtrato dai media internazionali, è stato lo scopo del convegno di due giorni che si è tenuto in Sapienza (15-16 giugno)  nell’aula Organi Collegiali presso il Rettorato.

Il convegno ha avuto per oggetto innanzitutto l’aspetto medico della tematica: la salute dei migranti e dei rifugiati. Infatti questi spostamenti di persone da un continente all’altro non  racchiudono solamente un’esigenza pratica di migliorare la propria condizione di vita ma presentano una serie di problemi medici: dalle malattie infettive ed epidemiologiche che si trasmettono nel viaggio a quelle mentali dovute a traumi che possono incidere fortemente nella vita nel territorio di arrivo del migrante.

Infatti la M8 Alliance organizzatrice dell’incontro è un centro prestigioso che racchiude università e accademie: molto impegnata nel campo della public health, della salute pubblica.

La Sapienza perciò, rappresentata in apertura dal Rettore Eugenio Gaudio, professore egli stesso professore in ambito medico (di anatomia umana), ha accolto nel migliore dei modi questa iniziativa che per il secondo anno consecutivo accoglie nelle sue aule.

Un convegno quindi che ha raccolto esperti proveniente da 10 paesi dell’unione europea attorno ad un tema delle migrazioni affrontato con un filtro medico e specialistico.

Come ha sottolineato il moderatore di questo interessante dibattito, Luciano Saso, Prorettore per le reti delle università europee: ” in Europa il fenomeno migratorio è relativamente basso rispetto al resto del mondo che conta uno spostamento di persone che raggiunge i 65 milioni, perciò sono fenomeni in cui non è pensabile bloccare in assoluto ma si può cercare di gestirli al meglio.  Il ruolo dell’università non è politico ma importante come ruolo di dibattito, di informazione e di fuoriuscita anche di possibili soluzioni.”

Concludiamo con le parole di Zygmut Bauman citate all’interno del convegno: Il potere di tenuta di un ponte non si misura dalla forza media dei pilastri ma dalla forza del suo pilastro più debole; così la qualità umana di un asocietà dovrebbe essere misurata dalla qualità della vita dei suoi membri più deboli.

Per il programma e gli interventi all’interno del convegno: https://news.uniroma1.it/sites/default/files/_apm_files/Programme%202nd%20M8%20Alliance%20Expert%20Meeting%20Migrants%20and%20Refugees%20Health%20Sapienza%2015-16%20June%202018%29.pdf

 

Pietro Sorace

 

      Intervista Prof. Saso (online-audio-converter.com)