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Welcome day 2017: il “manuale di sopravvivenza” per gli studenti Erasmus

Giovedì 9 Febbraio ha avuto luogo, presso l’Aula Magna del Rettorato, il welcome day per gli studenti Erasmus che si accingono a frequentare le lezioni di questo secondo semestre proprio a La Sapienza. All’evento hanno preso parte diverse figure del settore internazionalizzazione della nostra Università, che hanno dato il benvenuto ai ragazzi fornendo loro alcune informazioni indispensabili e ribadendo la grande opportunità che il progetto Erasmus, il quale proprio quest’anno compie 30 anni, rappresenti per tutti loro.

Un quadro d’insieme. A prendere in primis la parola è Tiziana De Matteis, a capo del settore mobilità. Si procede dunque con una breve sintesi della storia de La Sapienza, università più grande d’Europa, la quale è stata fondata nel 1303 per volontà di papa Bonifacio VIII. Proprio sulle proporzioni del nostro ateneo i ragazzi vengono, per così dire, messi in guardia: 11 facoltà, 63 dipartimenti, 59 biblioteche, 21 musei… un qualcosa di enorme per studenti che provengono molto spesso da università di dimensioni più ridotte rispetto alla nostra realtà accademica. A rendere le cose ancora più difficili per i neoarrivati  il fatto che l’ateneo sia dislocato in varie sedi, ma la De Matteis ci tiene a ribadire come ogni facoltà disponga di un proprio Ufficio Erasmus, che rappresenterà il vero punto di riferimento per i ragazzi in questi mesi. È qui infatti che si deve consegnare la dichiarazione di arrivo, si deve effettuare la convalidazione degli esami prima di ripartire ed è qui che vengono sbrigate tutte quelle pratiche che risultano sempre essere un po’ rognose.

Dopo aver mostrato i giorni di festività, durante i quali le lezioni universitarie saranno interrotte dando quindi un’ulteriore opportunità a questi ragazzi di visitare Roma, si passa quindi a mostrare i servizi e i “vanti” del nostro ateneo.  Viene fatto quindi riferimento alle biblioteche, alcune delle quali rimangono aperte H24, che rappresentano un vero punto d’incontro, soprattutto per fare conoscenza con ragazzi italiani e avere quindi la possibilità non solo di migliorare la lingua, ma anche di scoprire nuovi angoli della città e nuove usanze romane.  Si passa quindi a parlare dei musei, tra i quali ricordiamo il museo di paleontologia, di medicina e di arte contemporanea, ma anche del magnifico orto botanico, nel quale sono piantate quasi tutte le specie del mondo, e che dunque in primavera si presenta , è proprio il caso di dirlo, come  un vero spettacolo della natura. Si sottolinea poi la disponibilità di ricevere assistenza psicologica (anche in lingua inglese per coloro ancora non molto pratici con la nostra lingua), la quale potrebbe rappresentare una vera risorsa per giovani che si ritrovano  a doversela sbrigare da soli in un Paese del tutto nuovo e lontano da casa. Tiziana De Matteis passa poi ad esporre le attività culturali e ricreative offerte da La Sapienza: gli studenti hanno infatti la possibilità di entrare a far parte di MuSa (Musica Sapienza), per coloro che sanno suonare qualche strumento o hanno particolari doti canore, ma vi è anche la possibilità di iscriversi, a prezzi davvero vantaggiosi, al CUS (Centro Universitario Sportivo), per quelli che dunque non vogliono rinunciare allo sport. Il suo intervento si conclude con una panoramica delle attività previste per questi primi giorni di benvenuto, tra le quali ricordiamo non solo gli eventi organizzati da ESN (di cui parleremo in seguito), ma anche visite guidate dei vari quartieri della città, a cura dell’associazione “Veni, vidi, visit”.

Gli aspetti pratici. Ad intervenire è poi Daniela Astolfi, anche lei parte del settore internazionalizzazione, la quale procede nel chiarire gli aspetti più tecnici. Il primo punto che si va dunque a toccare riguarda la ricerca dell’alloggio, un vero cruccio per molti studenti, stranieri e non. A tal proposito La Sapienza è in contatto con associazioni che possono aiutare nell’individuazione della sistemazione che più si ritiene appropriata ai propri bisogni e alle proprie esigenze, alcune delle quali sono peraltro assolutamente gratuite. Si consiglia poi ai ragazzi di scegliere, tenendo conto delle proprie possibilità, i quartieri  maggiormente vicini all’ateneo o comunque ben collegati (si consigliano il quartiere Tiburtina, Esquilino o S. Giovanni ad esempio).  La Astolfi  parla poi della possibilità di usufruire della mensa, la quale ha 4 sedi, e della collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, in modo tale da munire questi ragazzi, nei tempi più brevi possibili, del codice fiscale, necessario per accedere a molti servizi. Il suo intervento si conclude con un focus sulle modalità degli esami, chiarendo come questi siano soprattutto orali e quale valore abbiano i vari voti, e sul funzionamento di Infostud, che permette di prenotarsi ai vari appelli, così come di poter cancellare poi la propria prenotazione.

Imparare l’italiano. La parola passa quindi a Maria Roccaforte, coordinatrice dei corsi di lingua italiana; questa espone quindi l’opportunità, offerta dalla nostra Università, di usufruire di lezioni in lingua totalmente gratuite. I ragazzi, qualora decidessero di seguire i corsi, avrebbero poi la possibilità di scegliere se seguire un corso intensivo o estensivo (regolare); ovviamente viene chiarita la necessità di dover partecipare a un iniziale “entry test”, in modo tale da essere inseriti nella classe corrispondente al proprio livello di italiano. Questo si compone di due parti, una prima scritta e svolta al pc, e una seconda orale consistente in un breve colloquio con un docente di italiano. Una volta seguiti i corsi è previsto, per coloro che sono riusciti a raggiungere il livello B1 (ritenuto in Europa il “livello soglia”), il riconoscimento di 3 crediti, mentre a coloro che invece non riusciranno nell’intento, sarà consegnato un semplice certificato. Maria Roccaforte conclude poi sottolineando l’importanza, nell’apprendere la lingua, non solo di interagire con ragazzi italiani, ma anche di ascoltare la radio, leggere i giornali, andare al cinema o al teatro, guardare la tv.

Spazio al divertimento.  Giunge poi il momento forse più atteso dagli studenti: quello dedicato alle opportunità di svago e divertimento. Intervengono infatti i ragazzi dell’ESN, network internazionale presente in 40 Paesi europei e con ben 51 sedi solo in Italia, il quale insegue la logica dello “students helping students” . Questo poi, oltre a fornire un generale supporto agli amici appena giunti in Italia si pone l’obiettivo di rendere il loro semestre qui il più bello della loro vita, come dichiarano gli stessi rappresentanti dell’associazione. Una volta in possesso della tessera ESN (la quale ha validità di un anno), gli studenti possono infatti entrare a far parte di una band, partecipare ai National Erasmus Games (NEG), o unirsi ai vari viaggi organizzati. A tal proposito infatti è già previsto per il mese di Febbraio un viaggio a Venezia, in occasione del Carnevale, ma ci sarà poi modo di prendere parte a un viaggio sulla neve, o di partire alla volta di Bologna, Firenze e della Sicilia. I ragazzi ci tengono poi ad invitare i neoarrivati alle numerose feste che saranno organizzate durante il corso del semestre, tra le quali ricordiamo l’International Party di venerdì 10 presso la Planet Disco, o il cineforum con aperitivo, previsto invece per mercoledì 15 al TirAbouchon. Questi  concludono quindi con un caldo invito a seguire l’associazione sui vari social.

Conclusioni. Siamo qui giunti quasi alla fine; vengono invitati sul palco alcuni studenti che stanno per concludere la loro esperienza  in Italia, i quali riportano la loro testimonianza e incoraggiano i nuovi arrivati: dopo un primo impatto pauroso, arriva il bello. Questi passano quindi la parola a due studentesse universitarie le quali svelano qualche consiglio e qualche dritta da “colleghe”. Le ragazze danno quindi qualche informazione generale sui prezzi di caffè, giornale e pizza, per poi spiegare dove e come comprare i libri ad un prezzo più conveniente. Si parla anche del quarto d’ora accademico, e dell’usanza di non guardare negli occhi la Minerva se il proprio obiettivo è laurearsi, nella speranza che nessuno di loro lo abbia già fatto! L’evento si conclude in maniera simbolica; alcuni dei ragazzi vengono infatti premiati per aver partecipato al contest “Perché hai scelto Sapienza?” e sono dunque invitati a salire sul palco per presentarsi, come a simboleggiare l’inizio di questa grande avventura.

Cos’altro aggiungere? Enjoy your time guys!

 

Intervista a Tiziana De Matteis e Daniela Astolfi

 

      intervista erasmus1

 

Marika Catalani

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