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Elena Cattaneo in Facoltà: “La necessità di studiare, la responsabilità di condividere”

Giovedì 1° dicembre, presso il Centro Congressi di Ateneo, Elena Cattaneo ha tenuto una Lectio magistralis dal titolo “La necessità di studiare la responsabilità di condividere”. Insieme alla scienziata e senatrice a vita, hanno preso parte all’evento il preside della Facoltà di Scienza politiche, Sociologia e Comunicazione Tito Marci e il direttore del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche Pierpaolo d’Urso. Ha coordinato l’incontro Assunta Viteritti, professoressa associata del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche. 

L’incontro

Elena Cattaneo ha esordito ponendo delle domande alla platea: qual è il nostro ruolo e come lo esercitiamo? Chi vogliamo essere e cosa siamo? Quanto sono importanti le nostre scelte?

Partendo da questi interrogativi l’ospite ha parlato di Rita Levi Montalcini e della sua passione per la scienza. Ha mostrato come grazie alle sue scelte all’amore per la scienza sia riuscita a replicare gli esperimenti di Viktor Hamburger e a scoprire poi  la morte delle cellule nervose in assenza di un bersaglio. E ancora, si è discusso del coraggio e la forza di Katalin Karikò, che dopo 15 anni di test fallimentari riesce ad utilizzare l’RNA Messaggero come veicolo per i vaccini, dando una mano fondamentale nella lotta contro il Covid-19.

Cattaneo si è soffermata anche su due importanti caratteristiche della scienza: la libertà ed il metodo. Si ricordano quindi Patrick Zacky e Giulio Regeni, a cui è stata privata la libertà di fare ricerca. Si parla di metodo scientifico citando due eccellenze come Michele De Luca e Graziella Pellegrini e del loro incredibile lavoro sulle cellule staminali che ha permesso di salvare la vita del giovane Hassan, un bambino affetto da una grave forma di epidermolisi bollosa. 

La senatrice a vita ha mostrato però anche l’altra faccia della medaglia. Ha raccontato dei suoi interventi in Senato sui prodotti OGM (che non possono essere coltivati in Italia) presentando dati di una massiccia importazione di mangimi e mais geneticamente modificati da altri paesi che rendono quindi il nostro un paese non OGM Free. Si è parlato anche dello scetticismo che c’è nei confronti della Scienza, chiamata a dare sempre una sola risposta certa invece che fornire diverse possibilità.

La lectio si è conclusa con un invito a prendersi le responsabilità che il ruolo di studioso si porta dietro: chi studia non è solo una figura pubblica, ma anche politica. Così come Archimede, Galiei e Pasteur erano attori politici, anche gli studiosi sono chiamati a giocare un ruolo importante all’interno della società. Le passioni vanno dunque riaccese, perché cambiare il mondo è veramente possibile.

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