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Sanremo ricorda Anna German con una targa in suo onore

Era il 1967 i Doors debuttavano con il loro primo album, facendo la storia della musica rock, una sonda spaziale approdava per la prima volta su Venere, il primo bancomat entrava in funzione e a Sanremo si esibiva per la prima volta nella storia della musica italiana la polacca Anna German. Il Festival di Sanremo è considerato la Kermesse della canzone italiana, sin dalla sua prima edizione hanno partecipato a questo evento cantanti emergenti e già affermati sia italiani che provenienti dall’estero diventando un vero e proprio appuntamento per tutti gli appassionati di musica. Tra i partecipanti esteri spicca il nome di Anna German, che ebbe l’opportunità di esibirsi con il brano “Gi” insieme a Fred Bongusto, nel corso della 17esima edizione del Festival della canzone.

Ma chi è Anna German?
Anna nacque nel 1936 in URSS, nella città di Urgench, nel 1960 debuttò nel presso il teatro “Gioco di parole” e nel 1962, divenne cantante professionista, trasferendosi a Roma dopo aver ricevuto una borsa di studio dal governo italiano. Nel dicembre del 1966, stipulò, a Milano, un contratto con una piccola ditta di CDI, diventando così la prima cantante del blocco comunista a registrare canzoni in Italia. Alla fine del 1960 pubblicò l’album Wróć do Sorrento?…, in italiano Torna a Sorrento?…, dedicato al periodo italiano della sua carriera; il disco vendette circa 30 000 copie. Sempre in questi anni risale la sua partecipazione al Festival con Bongusto, i due però non riuscirono a raggiungere la finale. Dopo l’esclusione dalla finale si recò in Campania, per partecipare al Festival di Napoli non riuscì a vincere, ma la sua presenza nella città partenopea, gli permise di registrare un disco contenente le canzoni classiche napoletane. A causa di un sarcoma dopo un ventennio nel mondo della musica, Anna German muore il 26 agosto 1982, restando nel cuore sia del suo popolo polacco, ma, anche dell’italia che l’aveva per lungo tempo ospitata.

Il legame della German con l’Italia è innegabile, la nostra nazione è stata il suo trampolino di lancio e l’Italia, ma soprattutto, Sanremo non l’hanno mai dimenticata è per questo che a 55 anni dalla sua partecipazione al Festival di Sanremo, in città e in particolar modo nel cortile della chiesa della Madonna Nera di Czestochowa, sarà affissa una targa in sua memoria, realizzata dalla ditta Giuliano Marmi di Sanremo. La targa è stata ideata grazie all’associazione italo-polacca “Totus Tuus”, in collaborazione con l’associazione italiana “Ifimedia”, e finanziata dal governo della Repubblica di Polonia con il patrocinio dell’Ambasciata di Polonia in Italia e sarà inaugurata sabato 19 novembre alle ore 15. Durante l’inaugurazione interverranno mons. Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia-Sanremo, Anna Maria Anders, ambasciatrice di Polonia in Italia, e Aleksandra Zapotoczny, presidente dell’associazione Totus Tuus, sarà prevista inoltre un esibizione della Filarmonica “Karol Szymanowski” di Cracovia la quale con la sua musica omaggerà Sanremo e Anna German.

Tantissimi ospiti prestigiosi sia del mondo musicale, che istituzionale parteciperanno all’evento: Anna Kurdziel, consigliere dell’ambasciata di Polonia a Roma; Aldona Michalak, direttrice del Festival della canzone “Anna German” di Varsavia; Margherita Graczyk, direttore d’orchestra che ha partecipato a diversi Festival di Sanremo, anche vincendo nel 2006 con Povia e il brano “Vorrei avere il becco”; Alessandro Materazzi, direttore dell’Hotel Miramare The Palace di Sanremo; don Vincenzo Zito, rettore della chiesa della Madonna Nera di Czestochowa a Sanremo e per ultimo ma non per importanza il sindaco della città Alberto Biancheri. L’ambasciatrice Anders dichiara di essere molto emozionata per questo evento, la German con le sue canzoni l’ha accompagnata nel corso di tutta la sua vita, quindi esser presente a questo omaggio, in rappresentanza di tutti i polacchi, è un onore. Grande emozione anche per la presidente dell’associazione Totus Tuus, che vede finalmente il riconoscimento dell’impronta lasciata dall’artista in questa città.

L’affissione della targa ci permette di capire quanto la musica possa essere importante e quanto essa faccia da vero e proprio collante tra i popoli al di là delle loro differenze culturali e linguistiche, si spera dunque che questa targa sia solo l’inizio di una collaborazione tra le due culture musicali e non solo.

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