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Al MACRO la scoperta del cinema neosperimentale italiano

Partono dal 15 novembre i dieci appuntamenti che, protraendosi fino al 14 dicembre, avranno come protagonisti ognuno un’opera cinematografica neosperimentale. Le pellicole – corti, medi e lungometraggi realizzati tra il 2006 e il 2017-, verranno proiettate nella Sala Cinema del MACRO, il Museo dell’Arte Contemporanea situato nel quartiere Testaccio. I film sono stati scelti tra quelli selezionati dalla rassegna cinematografica “Fuorinorma. La via neosperimentale del cinema italiano”, realizzata dall’Associazione Fuorinorma e curata da Adriano Aprà. Il progetto è promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e propone dieci proiezioni di opere cinematografiche sperimentali, emarginate dal sistema industriale e dal circuito principale di distribuzione, e dunque poco conosciute, ma strutturate con soluzioni artistiche originali e di alta qualità.

I temi, spaziando dalla storia allo spionaggio, si esprimono attraverso forme innovative che permettono agli autori, quasi tutti presenti alla proiezioni, di lavorare slegati dalle tecniche cinematografiche classiche. Ipotesi narrative inedite, strutture drammaturgiche complesse e opzioni di messa in scena lontane dai canoni tradizionali: queste le caratteristiche fondamentali che accomunano le opere. Il cinema neosperimentale, infatti, è una forma artistica concepita come un terreno di confine tra il cinema e tutte le altre arti visive, e basata su una loro stretta relazione. L’uso creativo del montaggio si affianca all’assenza di sceneggiatura, di dialoghi, di interpreti, e la voce narrante svela collegamenti improponibili tra storie lontanissime. Il Viaggio della Signorina Vila, di Elisabetta Sgarbi (viaggio poetico e didattico in una Trieste multietnica, in compagnia di una figura femminile quasi invisibile), Spira Mirabilis, di Martina Parenti e Massimo D’Anolfi (in cui gli studi di un biologo giapponese su una medusa immortale si incontrano con le vite degli operai del Duomo, fondendosi in una meditazione sull’immortalità e la finitudine ) e Tramas, di Augusto Contento (103 minuti di pellicola girati a São Paulo che hanno tutto l’aspetto di un saggio sociologico fondato su trame senza trama) sono alcuni dei titoli. Dalla fantascienza catastrofica alla rivisitazione in chiave originale di Ofelia, gli spettatori avranno a disposizione un programma variegato di pellicole tra cui scegliere.

L’ingresso è libero e gratuito, consentito fino all’esaurimento degli ottanta posti disponibili in sala. La pellicola d’apertura, proiettata mercoledì 15 novembre alle 16, è Lepanto-Ultimo Cangaceiro, di Enrico Masi: un narratore inglese fonde le olimpiadi di Rio de Janeiro, la Battaglia navale di Lepanto e il cangaceiro (un fenomeno di banditismo sociale brasiliano), legando il passato al presente.
La programmazione completa è disponibile sul sito ufficiale del MACRO.

Eleonora Artese

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