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Apple: in Arabia Saudita la spunta sui diritti delle donne

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L’Arabia Saudita ha un principe ereditario giovane, appassionato di tecnologia e, per gli standard del paese asiatico, quasi liberale. La sua volontà di modernizzare il paese, traghettandolo dal passato al mondo contemporaneo, passa attraverso l’indipendenza economica dal petrolio, le privatizzazioni, e lo sviluppo digitale. Sebbene leggere “regno” e “digitale” nella stessa frase suoni quasi come un ossimoro, è un dato di fatto che negli ultimi tempi il Regno Saudita abbia compiuto rapidi e grandi passi nel settore digitale: primo al mondo a creare un dipartimento che si occupi di intelligenza artificiale, accordi per la sicurezza informatica con molti colossi internazionali (a seguito di violentissimi attacchi informatici che hanno colpito il paese), e ora una partnership con la Apple per insegnare la programmazione Swift nelle scuole del regno.

Ma la maggiore rivoluzione culturale messa in atto dal principe Mohammed Bin Salman riguarda le donne, e la condizione femminile: dopo aver permesso a queste di guidare e di aprire un’attività senza il consenso maschile, ora le donne potranno lavorare fianco a fianco con gli uomini nei punti vendita Apple. Anche se le autorità richiedono aree separate per il pranzo e la preghiera, il risultato raggiunto dall’azienda di Cupertino costituisce un precedente fondamentale, almeno per quanto riguarda le aziende straniere, che potrà attrarre gli investimenti di altri e nuovi colossi stranieri, che potranno inserirsi ora in questo nuovo mercato non più costretti ad adattarsi alle rigide regole saudite sul diritto delle donne.

Questa apertura all’emancipazione femminile si coniuga con una cessione da parte della Apple, che accetta di fornire spazi separati per pranzo e preghiere, fornendo un chiaro esempio della declinazione delle multinazionali su territori distanti dal punto di vista geografico e culturale: la relazione è necessariamente fondata su una mediazione culturale, fondamentale per conquistare nuovi mercati economici. Il rapporto tra la Apple e l’Arabia Saudita si basa essenzialmente, infatti, sull’interdipendenza tra cultura, economia e sviluppo.

Eleonora Artese