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Ecco “Commuter”: la Smart Jacket di Google e Levi’s

Alla presentazione di una nuova tecnologia, ci si chiede fino a dove questo campo si può spingere. Puntualmente, questo confine viene spostato sempre più in là, invenzione dopo invenzione. Basti pensare a come era il mercato dell’ Hi-Tech 10 anni fa e a come è cresciuto in questi ultimi anni. L’ultimo campo esplorato è quello dei Wearable Device, ovvero tutti quei dispositivi smart direttamente indossabili dall’uomo. Il dispositivo più conosciuto in questo settore è sicuramente lo smartwatch, che è diventato un vero e proprio computer indossabile e che quindi svolge funzioni al di là del semplice cronometraggio del tempo, come l’esecuzione di app o addirittura, per alcuni modelli, lo svolgimento delle stesse funzioni di uno smartphone.

Nel campo dei Wearable Device si è iniziato a muovere anche Google che, tramite la collaborazione con il colosso dell’abbigliamento Levi’s, ha lanciato, durane il SXSW Festival di Austin in Texas, “Commuter”, la prima smart jacket. La giacca è stata sviluppata dalla divisione Atap (Advanced Technology and Projects) di Google, che ha creato delle fibre conduttive direttamente tessute nella manica sinistra del giacchetto, dove è inserito il sensore touch che registra i movimenti della mano destra e, tramite un dispositivo Bluetooth simile ad un bottone situato nel polsino, li invia all’app apposita sul telefono. I movimenti registrabili sono tre: spostare la mano dall’alto verso il basso, dal basso verso l’alto e doppio tocco sul polsino. In questo modo si possono gestire applicazioni come chiamate, messaggi, riproduzione musicale ma anche Google Maps.

L’obiettivo di “Commuter” non è quella di sostituirsi agli altri dispositivi, wearable o no, ma è quella di rendere più sicuro l’utilizzo di questi, in quanto essendo senza display può essere utilizzata senza guardarla e quindi senza distogliere l’attenzione da ciò che si stava facendo. Per questo i potenziali clienti individuati dalla Levi’s sono i ciclisti, ma può soddisfare le esigenze di un pubblico eterogeneo. Il progetto verrà messo sul mercato americano in autunno al prezzo di 350 dollari.

Alfonso d’Aiello