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Un nuovo modo di vivere l’arte: alla scoperta dell’arte virtuale

L’incontro tra i grandi classici dell’arte e la post-modernità questa volta ha luogo dal 9 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020, alle ex-caserme Guido Reni,  a Roma e ha come protagonisti i due giganti della pittura più amati di sempre: Vincent van Gogh e Claude Monet. Tutto ciò avviene grazie alla tecnologia VR (in inglese Virtual Reality), si tratta di una realtà simulata.  Il visitatore potrà osservare diverse opere dei due pittori, attraverso il supporto di una nuova tecnologia. Questa nuova tecnologia, permette  di avere un contatto diretto con l’opera che si mostra all’osservatore. Se fino ad ora l’occhio umano era limitato dalla presenza della cornice, ora si ha una vista ad ampio raggio, a 360 gradi.  Ciò che si mostrerà allo sguardo appassionato dei partecipanti saranno delle rappresentazioni delle opere più famose dei due pittori. Oggi questo incontro tra le nuove tecnologie e la Storia dell’arte sembra funzionare. Infatti attraverso il social network come Facebook è possibile notare il grande seguito che ha avuto la mostra. In questa epoca caratterizzata dalla presenza costante delle nuove tecnologie anche l’arte classica ne è coinvolta.

Coesistenza tra  Arte e Nuove tecnologie:

Le nuove tecnologie permettono di osservare le opere d’arte anche stando comodamente seduti sul  divano di casa propria. Lo stesso Google ha appoggiato questo nuovo modo di vivere l’esperienza artistica , dando vita ad un nuovo progetto: Google Art Project. Si tratta di un database di immagini ad alta risoluzione; attraverso il quale è possibile osservare le opere di vari musei del mondo, ad esempio le opere di Van Gogh contenute all’Amsterdam Museum.
Anche il Sistema Musei Civici di Roma Capitale aderisce con 15 sedi museali alla piattaforma sviluppata dal Google Cultural Institute per promuovere i più importanti musei del mondo. Le quindici gallery fotografiche, per un totale di 800 immagini, raccolgono le opere più significative delle singole collezioni museali di Roma. Un immenso patrimonio che potrà essere utilizzato da studenti, turisti e semplici curiosi, desiderosi di navigare tra i capolavori dei musei romani. Una tecnologia che sfrutta Google Art Project, è la microscopic view, che permette  all’utente di penetrare nell’opera d’arte, facendogli apprezzare dei particolari che non sarebbe possibile notare ad occhio nudo.

A chi è accessibile la nuova forma d’arte?

Oggi, siamo particolarmente influenzati dalla presenza delle ultime tecnologie e del web, il quale in qualche modo condiziona le nostre scelte. Tempo fa il pensiero comune era che le nuove tecnologie avessero sostituito le nostre abitudini, invece continuano una convivenza a volte forzata ma che può rivelarsi funzionale.
L’ aspetto positivo è che l’arte attraverso il web diviene accessibile a tutti e alcune volte riduce i costi di accesso, eliminando anche le differenze socio-economiche e culturali, rendendola fruibile alla maggior parte della popolazione. La categoria che rimane isolata da queste innovazioni è quella che ha un livello di possibilità generali meno agiate rispetto a chi solitamente si affaccia a questi tipi di servizi. La vecchia generazione è quella che ne risente maggiormente. Infatti può succedere che sia anche impossibilitata a recarsi fisicamente alla visita di una mostra. Dall’altra parte spesso non riesce ad accostarsi alle piattaforme online. La vecchia generazione “subisce” in qualche modo gli effetti di un mondo che non è più quello che loro hanno vissuto; che tuttavia ad oggi può risultare di difficile ingresso perché basato su competenze diverse da quelle che loro hanno appreso.

Anche l’arte come le altre attività culturali, è parte di un processo di trasformazione che va avanti ormai da più di venti anni. Il quale sembra non concludersi, portando costanti innovazioni e trasformando la realtà con la quale siamo interconnessi. Al momento siamo impossibilitati dal conoscere fino a che punto le innovazioni si spingeranno ma possiamo di tanto in tanto provare i suoi risultati e beneficiarne.