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Dialoghi sull’Europa: al via la terza edizione

Ha avuto inizio lunedì 1 Aprile la terza edizione di “Dialoghi sull’Europa”: un ciclo di incontri, conferenze e dibattiti sul tema europeo proposto dai docenti del dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo. L’iniziativa prosegue fino a venerdì 5 Aprile, una cinque giorni in cui poter affrontare alcuni dei temi legati al panorama europeo. “Le Radici storiche dell’Euroscetticismo”, “Trenta anni dopo l’Ottantanove”, questi solo alcuni dei trentatré appuntamenti in programma che intendono discutere i quesiti legati al nostro vecchio continente, con una particolare riflessione sui futuri scenari che l’UE offre ai giovani studenti europei.

L’intervista ai professori Triulzi e Vissol:

“Questa terza edizione è un’ulteriore manifestazione della necessità di portare all’attenzione dei nostri studenti i temi sui quali oggi l’Europa dibatte” ci spiega Umberto Triulzi, professore ordinario di Politica Economica presso il dipartimento di Scienze politiche. “La facoltà chiede a tutti i professori che stanno facendo lezioni in questo semestre di dedicare le loro ore per parlare dei temi europei”.

Ciascun incontro avrà il contributo di ospiti esterni: sociologi, scrittori, giuristi e docenti di altre università per impostare la conversazione su diversi piani interdisciplinari. Siamo stati al primo appuntamento di questa terza edizione, “Migrazioni e identità nazionale” con Thierry Vissol, già docente in varie università in Francia, Belgio e USA, funzionario della Commissione Europea dal 1980 nonché fondatore della rete europea di radio Euranet e in Italia dello “Studio Europa”. Vissol ha affrontato temi come l’identità politica e culturale del cittadino, e del rischio che si corre quando queste sfere finiscono col confondersi, come avviene oggi con le tendenze populiste e il ritorno ai nazionalismi. “Il rischio del comunitarismo – ossia di una stigmatizzazione degli individui che porta a chiudersi in determinati gruppi sociali – è ormai vivido”, ha affermato Vissol.

È possibile un’informazione diversa?

In relazione al suo ruolo nel mondo delle radio europee, abbiamo chiesto a Vissol come, nell’era della notizia flash, sia possibile controbilanciare la percezione distorta della realtà indotta dalle fake news“Logicamente in una democrazia ognuno può dire ciò che vuole, il problema è avere gli strumenti per discernere il falso dal vero […]. Gli ultimi dati Ocse in materia sono assai drammatici in Europa: tra il 30 e il 50% della popolazione sa leggere ma non è in grado di mettere insieme nozioni”. E ancora, “Con la globalizzazione la capacità di agire a livello di politica economica è sempre più ridotta e lo sanno anche i sovranisti. Quindi come vincere le elezioni? Invece di parlare di problemi economici si parla di problemi di usanza, di costume, di migranti, di invasioni, che hanno presa sulla gente. Parlare di immigrazione quando la popolazione sta crollando demograficamente, è totale irresponsabilità, disinformazione”.

Gli incontri avranno luogo nelle aule dei docenti in orario curricolare, presso il dipartimento di scienze politiche.

Lorenzo Vitrone

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