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Sciopero dei docenti universitari: tutto quello che c’è da sapere

Per la sessione estiva in partenza molti studenti universitari sono già impegnati a ‘rivoluzionare’ i loro programmi di studio prefissati da tempo. E’ notizia confermata infatti lo sciopero dei docenti proclamato dal Movimento per la dignità della docenza universitaria nel periodo che va dal 1° giugno al 31 luglio 2018. Un’iniziativa che potrebbe provocare disagi non solo nello svolgimento degli esami di profitto della sessione estiva, ma anche agli studenti stessi dell’Ateneo. La Commissione di garanzia ha dichiarato formalmente legittimo lo sciopero a cui potrebbero aderire i docenti, che coprirà l’intera giornata dei primi appelli compresi nel periodo sopra indicato.

Alcune categorie specifiche di studenti saranno comunque tutelate, come segnala anche la Commissione didattica di Ateneo. Oltre a quelli previsti per la sessione estiva dal calendario didattico, saranno stabiliti infatti altri appelli straordinari nel giorno successivo a quello dello sciopero per i laureandi della sessione di luglio e gli studenti Erasmus, nel caso in cui l’appello saltato sia l’ultimo per laurearsi o adempiere gli obblighi previsti dal programma per la mobilità, le studentesse in gravidanza e gli studenti disabili. Queste specifiche categorie potranno concordare con il docente l’appello ad hoc dopo il settimo giorno dalla data dello sciopero. Tutti gli altri studenti invece potranno prenotarsi a partire dalla seconda data utile per sostenere il proprio esame previsto nel piano formativo. Secondo quanto prescritto dalle modalità approvate dalla Commissione di garanzia, sono previste però anche altre eccezioni: nel caso in cui l’appello d’esame compreso tra il 1° giugno e il 31 luglio sia l’unico disponibile, il docente fisserà una data straordinaria dopo il quattordicesimo giorno dallo sciopero, cosi come nel caso in cui nel corso dell’anno accademico siano previsti cinque appelli (o meno) ordinari per l’insegnamento. Tutti gli studenti sono comunque invitati a contattare i propri docenti per qualunque tipo di chiarimento in merito allo sciopero.

Andrea Celesti