Il progetto MuSa, attivo dal 2006 su iniziativa dell’allora rettore Renato Guarini, racchiude al suo interno orchestre, gruppi strumentali e formazioni musicali di ogni tipo. Il suo obbiettivo è quello di promuovere la cultura musicale, sia essa italiana, europea o mondiale. Il progetto si declina in innumerevoli varianti, comprendendo musica jazz, etno, blues fino ad arrivare a quella classica. Le iniziative più prossime sono agli antipodi. Vanno dal ciclo de “La Sapienza di Chopin“, un progetto volto a diffondere la conoscenza della cultura polacca, che torna il 14 dicembre con il secondo incontro in programma: “Nella patria della mazurka: Chopin e Szymanowski“,una lezione-concerto, mentre il 15 dicembre andrà in scena il “Concerto del laboratorio di musiche giavanesi e del Gamelan Gong Wisnuwara“, spettacolo conclusivo del laboratorio frequentato da studenti Sapienza nell’Ambasciata di Indonesia presso la Santa Sede, che nasce dalla convenzione tra questa e La Sapienza. Il primo, invece, scaturisce dalla collaborazione fra la prima università di Roma e l’Ambasciata della Repubblica di Polonia, con il supporto dell’Istituto Nazionale Fryderyk Chopin di Varsavia e della IUC-Istituzione Universitaria dei Concerti.
Nel tardo pomeriggio di giovedì, alle 18.30, nell’Aula Magna del Rettorato, Monika Prusak, musicologa polacca e docente di Storia della Musica, introdurrà i concerti con una breve presentazione delle musiche in programma. A seguire, un giovane pianista polacco, Piotr Nowak, selezionato appositamente dall’Istituto Nazionale Fryderyk Chopin di Varsavia, eseguirà brani di Chopin, tra cui 4 mazurche op.17 del 1831, e di Szymanowski: alcuni estratti di 20 Mazurche op.50.
Il giorno successivo, alle 19.30 presso l’Auditorium della Cappella Universitaria, l’orchestra Gamelan Gong Wisnuwara affiancherà due gruppi di studenti della Sapienza che hanno partecipato al laboratorio incentrato sulle tradizioni musicali dell’isola di Giava, condotto dal Maestro Yohannes Subowo. Oltre all’esecuzione di brani classici, appartenenti alla tradizione giavanese, il programma prevede composizioni scritte appositamente per l’evento dal Maestro Subowo.
Eleonora Artese