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World Press Photo 2017: a Roma in mostra le foto dell’anno

Burhan Ozbilici, <em>The Associated Press</em> <em>Un assassinio in Turchia</em> L'attentatore Mevlut Mert Altintas dopo aver sparato a Andrei Karlov, l'ambasciatore russo in turchia, a una galleria d'arte ad Ankara, Turchia, 19 dicembre 2016 <a href="https://www.worldpressphoto.org">World Press Photo</a>

19 dicembre 2016. L’ambasciatore russo Andrej Karlov viene ucciso a colpi di pistola da un poliziotto turco di 22 anni durante l’inaugurazione di una mostra d’arte contemporanea ad Ankara. L’attentatore prima grida “Questo è per Aleppo“, poi fa partire il fuoco. Le immagini di quella giornata rimarranno a lungo impresse nell’immaginario collettivo, in particolare una: quella del giovane turco con l’arma da fuoco in mano, a riprova del fatto che è sufficiente un singolo scatto, un solo istante, per raccontare il nostro tempo e trascendere differenze linguistiche e culturali per raggiungere immediati ed altissimi livelli di comunicazione e diventare vere e proprie icone.

E’ il caso di Burhan Ozbilici, fotografo dell’Associated Press, che quasi per sbaglio quel giorno si trova alla mostra sul paesaggio russo dal Baltico alla Kamchatka. L’ambasciatore inizia il suo discorso, gli spari creano il panico tra il pubblico, il corpo di Karlov si accascia lentamente al suolo, e Ozbilici, pur non comprendendo subito il motivo dell’attentato – “Ho solo sentito urlare Allahu akbar, ma non ho capito il resto“, dichiarerà poi in un intervista rilasciata al “The Guardian” – decide di avanzare ed iniziare a scattare foto. Sarà una di queste, “An Assassination in Turkey“, a vincere il premio “foto dell’anno” nella categoria spot news stories del più importante concorso internazionale di fotografia, il World Press Photo.

Ogni anno da più di 60 anni una giuria indipendente di esperti internazionali è chiamata ad esprimersi su migliaia di candidature inviate da fotografi e reporters provenienti da tutto il mondo alla Fondazione World Press Photo di Amsterdam. Per l’edizione 2017 sono state 80.408 le immagini inviate da 5.034 fotografi di 125 nazionalità diverse: a superare la selezione dei sette membri della giuria 45 fotografi provenienti da 25 paesi, tra cui gli italiani Francesco Comello, Alessio Romenzi, Giovanni Capriotti e Antonio Gibotta.

Roma, in prima mondiale insieme a Siviglia e Lisbona, ospiterà il World Press Photo 2017 presso il Palazzo delle Esposizioni dal 28 aprile al 28 maggio 2017. La mostra, che negli anni passati è stata sempre organizzata al Museo di Roma in Trastevere, è promossa da Roma Capitale e dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Il prezzo del biglietto intero è di 12,50 euro, mentre il biglietto ridotto ha un costo di 10 euro, 6 euro per bambini e ragazzi dai 7 ai 18 anni, mentre i più piccoli, fino ai 6 anni, entrano gratis. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale dell’evento.

This is what I was thinking: “I’m here. Even if I get hit and injured, or killed, I’m a journalist. I have to do my work. I could run away without making any photos … But I wouldn’t have a proper answer if people later ask me: ‘Why didn’t you take pictures?’” (Burhan Ozbici)

Margherita Puca

(* foto di Burhan Ozbici, Associated Press)