Il giornalismo non è soltanto scrivere. Alle volte, c’è chi, come Loredana Tartaglia, ama l’avventura e raccontare il proprio punto di vista: riscoprire l’essenza del viaggio. Loredana “legge” agli studenti della Sapienza il suo diario di bordo, attraverso gli occhi e i racconti di chi del viaggio ne ha fatto il proprio mestiere.
Viaggia, scopri, ama…
Viaggiare: un verbo che dietro di sé ha infinite strade. Il viaggio è una narrazione viva, fatta di odori, immagini e incontri che restano. Questa è la sensazione che si ha ascoltando Loredana Tartaglia, giornalista di viaggi e reportage per “Dove” e “La Repubblica“. Tra i dettagli che Loredana racconta, colpisce il riferimento al ristorante “Al Biondo Tevere“, storico locale romano frequentato da Pasolini. Colpisce il dettaglio su cui si sofferma: il balcone del ristorante, che lei descrive come perfetto punto d’incontro per gli innamorati. D’improvviso, la mente immagina il terrazzo affacciato sul Tevere, ed è qui che sta il bello: saper raccontare la magia dei luoghi, anche quelli dove semplicemente si mangia.
Madeleine
Ognuno di noi ha la propria “madeleine“: qualcosa che ci viene in mente, un ritorno o, semplicemente, la chiave d’accesso alla nostra memoria. La memoria di Loredana è un archivio, ci racconta che è pieno di nomi, persone e dettagli importanti. Questo archivio le consente di scrivere un buon reportage di viaggio con indirizzi, dati imprescindibili e indicazioni di servizio. Ma raccomanda che raccontare un viaggio vuol dire essere fedeli a ciò che si vive: il lettore non deve aspettarsi ciò che non c’è, per cui l’onestà di chi scrive è fondamentale. Bisogna scrivere al di là dei grandi sistemi, essere un pozzo di idee, e tenere presente che i luoghi non sono fatti solo di geografia, ma anche di storie. Questo è ciò che è emerso maggiormente, quando Loredana ha raccontato degli inizi della sua esperienza.
Il diario di bordo
Scrivere un reportage di viaggio non implica soltanto saperlo raccontare, ma anche viverlo. Spirito d’avventura, curiosità e…semplicemente lasciarsi sorprendere e accogliere anche l’imprevedibile! Questo è ciò che Loredana sottolinea agli studenti: viaggiare significa “prendere e partire”, consumare la suola delle scarpe e la benzina. Dunque, il messaggio che Loredana lascia è chiaro: esplorare, viaggiare e sperimentare. E in ogni diario di bordo, tra le varie annotazioni e ricordi, non deve mai mancare l’ironia: quella che Loredana ha saputo usare con spontaneità e leggerezza, raccontandoci le sue esperienze e dando ispirazione alle nostre. Perché ogni diario di bordo, prima o poi, aspetta solo che qualcuno inizi a scriverlo.
Articolo a cura di Alessandra Marino